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Domani summit col Lecce per Ledesma Riflessioni sul destino di Cribari, in dubbio per la gara col Lecce

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La Lazio che aspetta solo di timbrare il cartellino con il Lecce per garantirsi la qualificazione in Uefa, cerca di accelerare per scardinare le resistenze dell'Udinese sul fronte-Pandev. Sarà un confronto vero, equilibrato, da giocare sul filo dei milioni. Pozzo non è disposto a fare sconti, a meno che non entri nel discorso Behrami. Allora ci sarà da battagliare. Il club è pronto a recitare il proprio ruolo e intanto congela ogni decisione sul fronte-Di Canio. Ormai la scelta è nelle mani di Lotito: Rossi ha dato l'ok per la conferma del numero nove, la decisione spetta solo all'azionista di riferimento. Sarà lui a stabilire se il simbolo Di Canio potrà chiudere la carriera in biancoceleste anziché emigrare in Australia e rovinare il «the end» perfetto della novella biancoceleste. Il discorso legato all'idolo della gente è però assoluto, nel senso che va a prescindere. Il destino di Pandev invece potrebbe determinare una serie di effetti a cascata: primo tra tutti l'esigenza di reperire non solo un'alternativa alla punta centrale (al posto di Tare e Inzaghi) ma anche di coprirsi nel ruolo di seconda punta, dove potrebbe rimanere il solo Di Canio (in caso di conferma). L'idea degli ultimi giorni è suggestiva: cercare di inserirsi nella corsa a Fabrizio Miccoli, il bomberino tascabile ex-Perugia, Fiorentina e Juventus. La Lazio è alla finestra e sarebbe pronta a contendere la punta al Palermo nel caso in cui i bianconeri non dovessero trovare l'accordo con il Benfica, società dove Miccoli milita attualmente. A gelare gli entusiasmi biancocelesti c'è però una clausola che garantisce il diritto di riscatto ai lusitani per una cifra di circa 5 milioni. Si vedrà, al momento si tratta di una semplice congettura: nessun contatto ufficiale è intercorso tra le parti, l'ipotesi è confinata nel cassetto. Conferme invece sull'interessamento per Cacia del Piacenza, valutato però 7 milioni. Domani sera vertice con il Lecce per capire quanti spiragli esistono per smussare l'esosa richiesta avanzata per Ledesma. Sempre 7 milioni come base di partenza, troppo secondo i parametri laziali. Che allora non perde d'occhio Almiron, Blasi e Guana. Piace sempre il giovane belga Raes (18 anni). Posizione di stallo nella trattativa con l'Udinese: Mauri e Cribari in attesa (con il brasiliano che domani potrebbe perdere il posto a favore di Stendardo). Domani intanto festa-Uefa in tono minore, almeno a leggere i dati relativi alla prevendita: venduti solo 3500 biglietti, non servono neanche i prezzi più bassi a invogliare la gente e a invertire il preoccupante dato di stagione legato alle presenze all'Olimpico. Giovedì si discuterà infine il ricorso di Dabo con l'obiettivo di portare da due a tre giornate lo stop per il francese in predicato di trasferirsi in Inghilterra (Manchester City e Bolton in prima fila): la Lazio proverà comunque a fare un ultimo, disperato tentativo. Incontro Lotito-Galliani, che chiede Oddo ma la trattativa deve ancora decollare (con Simic, Foggia e Donati potenziali contropartite). Capitolo-società: ieri il titolo ha chiuso in rialzo (+2,05% a 0,499). Entro metà maggio dovrà essere approvata la trimestrale, mentre il club conta di chiudere il bilancio con un utile di circa 20 milioni per poter poi operare sul mercato. Comunicata la posizione del club a fine marzo: chiusa con un saldo di 14,8 milioni. La valutazione degli asset (marchio, Formello, Lazio country club e Cirio Immobiliare) secondo la logica degli Iaas, servirà invece a coprire la perdita straordinaria derivante dallo spalmaperdite (pari a 127 milioni circa) e a garantire continuità aziendale al club. Al momento l'intenzione è quella di evitare ogni possibile ricorso all'aumento di capitale. Anche la Procura di Milano indaga sul caso Chinaglia.

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