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La Fifa non rispetta l'antidoping

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È il parere del Tribunale arbitrale dello sport. Il Tas ha reso nota la sua «advisory opinion», che non costituisce un giudizio vincolante, sulla vicenda di cui sono protagoniste Fifa e Wada, l'agenzia mondiale antidoping. La federcalcio internazionale insiste per adottare sanzioni individuali per ciascun caso di doping, mentre la Wada prevede la squalifica automatica di 2 anni per la prima violazione. «Gli interrogativi posti dalla Fifa - fa sapere il Tas attraverso il suo sito ufficiale - erano collegati soprattutto alla conformità del suo regolamento antidoping (Codice di disciplina della Fifa) alla legge svizzera, con particolare riferimento alle sanzioni. Gli interrogativi posti dalla Fifa», inoltre, «erano collegati alla conformità del suo Codice di disciplina al Codice mondiale antidoping (WADC)». Il presidente del Tas ha sottoposto la questione ad un collegio composto da tre legali elvetici, che hanno espresso la loro opinione in un documento di 70 pagine. L'organo, fa sapere il Tas, «evidenzia che il Wadc non si applica autonomamente. Spetta alle organizzazioni sportive adottare le regole del Codice in armonia con il proprio processo decisionale».

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