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Totti a Trigoria corre e scherza con l'allenatore

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Roba da scuola calcio. Il tecnico della Roma alza lo sguardo e vede Totti correre sul campo a fianco, quello dove gioca la primavera. Lascia Okaka ad un suo collaboratore, aspetta che il capitano sfili davanti e comincia ad inseguirlo. Totti non spinge al massimo, ma Spalletti ci mette 80 metri per raggiungerlo. Contatto! I due vanno fianco a fianco, con un pallone tra i piedi. Tre, quattro, cinque giri. Qualche passaggio in corsa, qualche parola in armonia. Compare Vito Scala, il preparatore di Totti. Un gesto eloquente, dice che può bastare così. Una ventina di minuti di corsa dopo la fisioterapia e gli esercizi in palestra sono sufficienti. Prima di scendere in campo il capitano aveva svolto un lavoro specifico con la «tavoletta di Freeman», uno strumento collegato alla caviglia che regola gli impulsi provenienti dal cervello. Vola una borraccia d'acqua, Totti sorseggia, guarda Spalletti un po' affaticato e gli fa: «Ahò, ma che c'hai il fiatone?». Spalletti sorride, non risponde. Stavolta l'allenamento è finito davvero. Forfait di Perrotta per una fascite al piede sinistro ma contro il Lecce ci sarà. Discorso a parte per Nonda. L'appoggio a terra della gamba destra non è corretto. La situazione verrà verificata sabato, al quinto allenamento collegiale. Al momento il ginocchio non si gonfia, ma appare difficile una sua convocazione per domenica.

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