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L'Esercito premia gli atleti militari che hanno vinto nell'ultimo anno

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I nostri militari sono ogni giorno di più al centro dello sport italiano e internazionale, ottenendo risultati di prestigio in tutte le discipline. E a testimoniarlo è stata la premiazione degli «Sportivi dell'Esercito 2005» tenutasi ieri presso la biblioteca centrale dello Stato Maggiore dell'esercito. Alla cerimonia, il tenente generale Filiberto Cecchi ha premiato i «suoi» ragazzi soffermandosi con ognuno di loro, scambiando parole d'apprezzamento e d'incoraggiamento a continuare su questa così gloriosa strada per tutto l'esercito. Un mix di formalità, eleganza e calore, quando in un silenzio interrotto solo dagli applausi, i giovani in uniforme hanno raccolto l'elogio del loro Capo di Stato Maggiore dell'Esercito. Tra i tanti c'erano anche Katia e Mara Zini, medaglie di bronzo nello short track sui 3.000 metri staffetta alle Olimpiadi di Torino. Ma i trofei assegnati hanno riguardato anche i tecnici e i talent scout, tra cui il primo maresciallo Marco Albarello, medaglia d'oro a Lillehammer nel '94 e oggi direttore tecnico delle squadre nazionali di sci nordico. Quando però i trofei sono stati assegnati ai cavalieri a cavallo, il tenente generale Cecchi ha avvertito un pizzico d'emozione in più, ricordando gli anni addietro, quando era lui a salire in sella in uniforme. «Lo sport è un elemento importante per le forze armate — dichiara Cecchi — deve essere un elemento di formazione per i nostri ragazzi». E in futuro «l'augurio è quello di trovare altri giovani promettenti e di qualità — conclude Cecchi — che possano regalare a loro stessi e all'esercito nuove soddisfazioni, così che le premiazioni aumentino quanto il nostro orgoglio». E questo, è lo stesso augurio che tutti noi sentiamo di fare agli atleti che porteranno in alto i colori italiani.

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