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Per le Rosse tra caldo e umido sarà davvero un Gp in salita

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Il giovane brasiliano prenderà quindi il via dall'ultimo posto, con la vettura gonfia di benzina e la conseguente strategia di un solo pit-stop. Obbiettivo: la zona punti. Più ambizioso, invece, ma non meno difficile il proposito di Schumi, che tenterà di arrampicarsi sul podio. Il responso cronometrico aveva detto che la Ferrari, pur meno brillante che in Bahrein, avrebbe potuto essere fra le protagoniste della corsa. Comunque inutile recriminare, perché il regolamento è quello che è ed anche altri piloti hanno pagato il medesimo scotto. Semmai c'è da preoccuparsi per il cedimento dell'8 cilindri fresco montato sulla vettura di Massa, che suona come un campanello d'allarme relativo all'affidabilità. Le qualifiche hanno finalmente esaltato il nostro Fisichella, che ha conseguito la terza pole position della sua carriera, con la concreta possibilità di puntare alla vittoria, inserendosi nel lotto dei piloti in grado di lottare per la conquista del titolo, sperando non venga colpito dalla sua cronica sfortuna. Al contrario, ha deluso Alonso, reduce dal bel successo ottenuto la scorsa domenica in Bahrein. Ipotizzabile un qualche problema alla sua Renault. Sarà la gara a dire se dovrà optare per una scelta conservativa, oppure se avrà l'opportunità di lanciarsi all'attacco. La Honda, con il volitivo Button, mentre Barrichello continua ad essere un'ombra impalpabile, ha confermato le sue ambizioni e, oggi, potrebbe cogliere l'occasione, quanto mai favorevole. Ma la vera sorpresa del sabato è arrivata dalla Williams, che, perso il motore BMW ed il sostanzioso apporto economico della Casa bavarese, sembrava destinata ad una stagione di transizione. Ma così non è, anche perché si sta rivelando un successo la coraggiosa scelta di avere affidato una delle sue vetture al debuttante Rosberg. Il ragazzino, che già aveva tanto bene impressionato nella gara dell'esordio, ieri si è ripetuto con un clamoroso terzo posto, risultando più veloce del compagno di squadra Webber, pilota consistente e dalla maggiore esperienza. Difficile da valutare le qualifiche della McLaren-Mercedes. Indubbiamente ci si attendeva di più, ma resta da verificare quale strategia ha previsto per la corsa e, quindi con quanta benzina a bordo ha affrontato i venti minuti decisivi per la caccia alla pole position. Nell'occasione, poi, Montoya si è messo alle spalle Raikkonen, di certo una soddisfazione per il colombiano, di solito meno rapido del suo straordinario compagno di squadra, ma probabilmente una situazione ininfluente per quanto avverrà nel corso della gara. In definitiva, un Gran Premio dall'esito ancora più incerto di quello del Bahrein, con spettacolo e divertimento assicurati.

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