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Ghedina lascia la scena a Peter Fill al terzo podio stagionale

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La Coppa del mondo di specialità è andata come previsto all'austriaco Michael Walchhofer, cui è bastato l'11° posto per assicurarsela. «Sono felicissimo, ma è stata una gara davvero dura — ha dichiarato alla fine Peter Fill — e i salti sono stati spesso troppo lunghi e troppo pericolosi. Penso che per i Mondiali del 2007, che si svolgeranno proprio ad Aare, la pista dovrà essere un po' modificata». C'è tempo, ma di sicuro Fill ha dimostrato di essere l'atleta cui l'Italia potrà puntare nel prossimo futuro nelle gare veloci. Altoatesino di Castelrotto, 23 anni, ha conquistato ieri il terzo podio stagionale dopo il terzo posto nella combinata di Wengen e il secondo nel superG di Kitzbuehel. Kristian Ghedina, dal canto suo, sperava di vincere nuovamente ad Aare dopo che proprio qui, nel 1990, era riuscito a ottenere la seconda delle sue 12 vittorie nelle libere di Coppa del Mondo. Invece, nella sua 166esima discesa (nessuno, nella storia dello sci alpino, ha partecipato a così tante libere) non è riuscito a mantenere fede alle speranze sue e di chi vive lo sport in maniera ancora romantica: «Ci avrei tenuto a fare una buona gara, ma il fondo era molto più duro di quello trovato in prova. E, soprattutto, ho sbagliato un paio di linee in punti fondamentali». Ultima gara o no? «Deciderò in estate», ha poi confermato con l'aria di chi davvero, se potesse, continuerebbe a gareggiare fino a cent'anni. Adesso si prenderà un mese di pausa, si guarderà dentro e cercherà di capire se il suo fisico potrà reggere ancora una stagione: in caso di risposta negativa, telefonerà al suo amico e vecchio rivale Luc Alphand e insieme proveranno a costruirsi una carriera nel mondo dei motori. Il francese è sicuramente a buon punto e l'ultima Parigi-Dakar l'ha confermato: Ghedina, che alla velocità intende comunque continuare a dare del tu, è pronto a seguirlo. Tornando allo sci, chi invece ha dato ieri certamente l'addio alle gare è lo statunitense Daron Rahlves, uno dei migliori liberisti degli ultimi anni che, a 32 anni e dopo 12 vittorie in Coppa, ha deciso di dedicarsi alla sua fattoria iper-tecnologica. Ancora misterioso appare invece il futuro di Miller, ieri sul secondo gradino del podio ma sempre attratto da una vita da spendere a metà tra la campagna e i campi di golf. In campo femminile, nelle giornata in cui le azzurre si sono ben comportate (Nadia Fanchini quinta, Lucia Recchia ottava, Elena Fanchini nona), la vittoria è andata alla svedese Anja Paerson davanti alla statunitense Lindsay Kildow e all'austriaca Elisabeth Goergl. Oggi, sempre ad Aare, superG. Poi, domani e sabato, gigante e slalom: con Giorgio Rocca ancora in lotta per vincere la coppa di specialità e riscattare un'Olimpiadi che ha lasciato lui e i suoi tifosi con l'amaro in bocca.

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