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È morto l'inventore della schedina

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Nato a Trieste nel 1912, Della Pergola iniziò presto la carriera da giornalista e lavorò per la Gazzetta dello sport. Fu internato perchè ebreo in un campo di lavoro in Svizzera. Tornato in Italia dopo la guerra, fondò la Sisal assieme a Fabio Jegher e Geo Molo, dando vita al primo gioco a pronostici italiano basato sulle partite di calcio: il 5 maggio 1946 partì il primo concorso della schedina Sisal con giocata minima di 30 lire e 12 partite da indovinare con 1,X,2. L'inizio non è dei più semplici, perchè dei 5 milioni di schedine stampate, ne saranno giocate solo 34 mila. Ma il montepremi cresce domenica dopo domenica e «giocare alla Sisal» diventa lo sport nazionale. Nel 1948, il governo decide di nazionalizzare per decreto la schedina Sisal che diventa Totocalcio e viene gestito direttamente dal Coni: Molo, Della Pergola e Jegher fanno causa al Ministero dell'Interno e ne nasce una vertenza che finirà solo sette anni dopo senza che ai tre soci del gioco venga riconosciuto nessun merito per la loro invenzione. La società Sisal continuò a gestire un altro concorso nato sempre dalla mente di Della Pergola, il Totip sulle corse dei cavalli sempre con formula con 1 X 2. Nel 1954 Della Pergola lascia l'attività delle scommesse e torna a tempo pieno al giornalismo. Della Pergola lascia la moglie Adelina e i figli Mara e Sergio. I funerali si svolgeranno oggi alle 11 nella sezione israelitica del cimitero maggiore di Milano.

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