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di ALESSANDRO AUSTINI INIZIA oggi la volata finale per il quarto posto.

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Davanti ai giallorossi si presenta subito un ostacolo insidioso: la trasferta di Ascoli arriva dopo una settimana difficile. Spalletti si affida alla grinta del rientrante De Rossi e alle giocate di Mancini e Taddei per ritrovare la vittoria. Il tecnico della Roma non vuole sentir parlare di flessione. Guai a nominare soltanto la parola «crisi». È questo l'imperativo di Spalletti alla vigilia della trasferta in terra marchigiana. L'allenatore toscano allontana i dubbi sulla tenuta psicologica dei giallorossi dopo le ultime due gare sfortunate. «Mi fido della mia squadra — sostiene Spalletti — e non mi sconvolgono i risultati di due partite. Le prestazioni contro Inter e Middlesbrough non sono state negative e non ho notato alcuna flessione da parte nostra. Soprattutto la gara in Inghilterra è stata caratterizzata da episodi. Ora pensiamo all'Ascoli e alla reazione che ci deve essere». I giallorossi si troveranno di fronte un avversario ostico. La partita di andata fu decisa da un gol realizzato in pieno recupero da Mexes. «Le insidie sono tante. In casa l'Ascoli ha perso solo contro la Juventus ed ha dimostrato di essere veloce ad interpretare le situazioni della partita. Voglio vedere una Roma con le stesse loro caratteristiche». In attacco le scelte sono obbligate: sono rimasti a casa Totti, Montella e Nonda. «Si alterneranno Mancini e Taddei nel ruolo di punta. Nonda è migliorato e potrebbe tornare tra due settimane». I due brasiliani partiranno entrambi dal primo minuto e si scambieranno le posizioni nel corso della gara. In partenza il ruolo di attaccante centrale dovrebbe toccare a Taddei. A Middlesbrough Mancini ha dimostrato di soffrire più del suo connazionale lo spostamento rispetto alla sua abituale posizione di esterno sinistro. Okaka partirà invece dalla panchina. Alla situazione di emergenza del reparto avanzato si è aggiunta la defezione di Doni. Il brasiliano non ha smaltito l'infiammazione alla spalla ed è rimasto nella capitale. Curci tornerà quindi a giocare in campionato dopo cinque mesi: l'ultima sua apparizione risale ad Empoli-Roma del 16 ottobre. «Doni — spiega Spalletti — spero di recuperarlo in fretta. Ma abbiamo Curci e non mi stancherò mai di dire che ci fidiamo di lui. L'altra sera, in occasione del rigore per gli inglesi, ha sbagliato a interpretare l'uscita, ma si era corretto in tempo: Hasselbaink è stato molto furbo». L'unico dubbio di formazione è a centrocampo: ballottaggio tra Dacourt e Aquilani per affiancare il rientrante De Rossi. Stavolta è favorito il mediano di Monte Sacro. Il francese potrebbe giocare dall'inizio nella partita di mercoledì in Uefa. In difesa si rivedrà Chivu in coppia con Mexes e i terzini saranno Panucci e Cufrè. Oltre a Mancini e Taddei, a trequarti campo giocheranno Perrotta e Tommasi. Spalletti ha risposto con una battuta a Prandelli che ha promesso di comprare un quadro di transavanguardia in caso di quarto posto. «Io vado all'asta e offro di più, così gli disturbo l'acquisto». Ieri la squadra si è trasferita ad Ascoli in pullman. Totti seguirà la partita dalla televisione. Oggi il capitano sarà a Trigoria per una nuova seduta di idroterapia.

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