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di MARCO GRASSI SOLO la sorte poteva mettersi di traverso e fermare un Paolo Bettini troppo forte per essere vero.

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L'incidente, avvenuto nei pressi di Piano d'Orta, in Abruzzo, ha tolto di mezzo il favorito per il successo di tappa di ieri, l'uomo che aveva già brillantemente conquistato le prime due frazioni. Il giovane danese Bak è caduto davanti a Paolino, che nulla ha potuto per evitare l'impatto. Il tratto era in leggera discesa, e il campione olimpionico di Atene ha battuto violentemente sull'asfalto, riportando una collezione di contusioni ed ematomi e un forte trauma al gomito destro. Impossibile continuare, ritiro: l'unica corsa che restava da fare a Bettini era quella verso l'ospedale di Popoli, per sottoporsi ad esami radiografici. Per fortuna la partecipazione alla Sanremo non gli sembra preclusa: ora avrà una settimana intera per rimettersi e recuperare. Certo, è un peccato questo stop, che qualcosa potrebbe costare a Bettini a livello di condizione fisica. Ma come per un curioso turnover, all'uscita di scena di Bettini ha fatto da contraltare il ritorno vittorioso di Oscar Freire, dominatore dell'ultima Tirreno ma poi incappato in una serie di infortuni e problemi di salute. Ma ieri il tre volte campione del mondo è riuscito a vincere a Paglieta, su un traguardo per niente facile. La tappa era iniziata con la protesta dei corridori, che chiedevano che la partenza venisse spostata da Avezzano ad una qualsiasi località oltre il Valico Forca Caruso, posto al km 25 di tappa: il maltempo e la strada viscida non rendevano ideale la discesa dal Valico, e i corridori avrebbero preferito evitare rischi. Ma l'organizzazione si è impuntata e la tappa è andata per il suo verso. Visto Di Luca in una fuga a metà gara (fuga iniziata proprio nel momento in cui Bettini cadeva, ma i due eventi non sono in relazione), c'è stato poi spazio per un'altra fuga di comprimari, prima che il circuito di Paglieta, con arrivo in salita, scremasse il gruppo. Sull'ultima erta verso la cittadina abruzzese ci ha provato seriamente Bertagnolli, il cui attacco è stato però rintuzzato dalla Rabobank di Freire. Proprio lui, Oscarito, ha messo il musetto fuori agli ultimi 300 metri, quando Astarloa, vecchio compagno di scorribande nella nazionale spagnola, stava tentando di anticipare la volata per sorprendere tutti. Ma Freire non s'è fatto infinocchiare, s'è messo a ruota del connazionale e lo ha saltato ai 100 metri, andando a cogliere un successo pieno di sofferenza e soddisfazione. Freire ha preceduto Astarloa, il nostro giovane Riccò, Nocentini, Ballan, Petacchi (bravo sulla salitella) e Rebellin. In classifica Freire è primo con 10" su Ballan, Rebellin, Nocentini, Mazzanti, Gentili, Bertagnolli e diversi altri corridori. Oggi la quarta tappa (Paglieta-Civitanova Marche, 219 km, Rai3 ore 15.50) non è troppo difficile, e quindi offre una chance a Petacchi, prima della due giorni decisiva con la crono di domani e l'arrivo in salita di lunedì.

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