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di MARCO GRASSI PAOLO Bettini è il terzo uomo: tutti sanno che i favoriti per la ...

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Ma tra i due litiganti, che si aspettano un arrivo allo sprint nella Classicissima, farà di tutto per inserirsi «il Grillo», che già vinse la Sanremo nel 2003 e che esibisce una condizione spettacolosa. Ne abbiamo avuto riprova ieri, a Tivoli, nella prima tappa della Tirreno 2006: Bettini ha conquistato un successo che vale doppio, visto che reca in dote anche la maglia giallorossa di primo leader della classifica. La corsa era vissuta praticamente nella sua interezza su una ammirevole fuga a tre, promossa dopo appena 4 chilometri dal via dal laziale Simeoni, vogliosissimo di ben figurare sulle strade della sua regione, e integrata poco dopo anche dai giovani Priamo e Rojas. Il terzetto è arrivato ad avere anche 10' di vantaggio su un gruppo che ha dapprima lasciato fare, ma che poi si è messo a spingere seriamente per annullare il gap. Il grosso del lavoro di ricucitura è toccato agli uomini di Milram, Quick Step e Rabobank, al lavoro rispettivamente per Zabel, Bettini e Freire (che lo scorso anno vinse sia a Tivoli che nella classifica finale). E la fuga è stata annullata a 4 chilometri dalla fine, proprio ai piedi della rampa che porta alla cittadina della Villa d'Este. Da subito, non appena la strada ha iniziato a salire, la Quick Step ha forzato: il campione belga Baguet si è messo a fare un'andatura che ha allungato il gruppo. Ascani un paio di volte, ma anche Agnoli (pure lui laziale, giovanissimo, potrà fare molto bene nei prossimi anni) hanno vanamente provato a sfuggire al controllo degli squadroni dei favoriti, che si davano il cambio in testa al plotone. Petacchi, su un traguardo a lui poco favorevole, ha lavorato per Zabel, ricambiando quanto fatto dal tedesco lunedì al Giro della Provincia di Lucca: finora la collaborazione tra i due campioni è stata eccellente, speriamo che duri fino a fine anno (ma conoscendo la correttezza del tedesco, non ci sono dubbi). Poi è toccato a Boogerd fare due trenate in favore di Freire. All'ultimo chilometro è stata nuovamente la volta della Quick Step, che stavolta ha preso definitivamente in mano la situazione, con Pozzato che si è speso fino in fondo per lanciare Bettini. E quando il livornese è partito, negli ultimi 500 metri, non ce n'è stato più per nessuno: né per Rebellin, che provava a resistere alla sua ruota, né per Zabel, che è rinvenuto troppo tardi ed è giunto secondo, né per Hushovd, che è riuscito solo a vedere le spalle di Paolino e si è piazzato terzo. Garzelli, sesto, ha dimostrato di stare bene e di poter puntare, in prospettiva, a vincere questa Tirreno. Oggi la seconda tappa (Tivoli-Frascati, 171 km, diretta su Rai3 alle 15.15) proporrà nelle ultime fasi la salitella di Tuscolo, per un finale che assomiglia molto proprio alla Milano-Sanremo. Riuscirà Petacchi a salvare le gambe e a proporsi nelle vesti del vincente, oppure toccherà ancora a Bettini fare la voce grossa?

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