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TORINO — L'ovazione l'ha presa lo stesso, Carolina Kostner.

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Però, anche ieri, la ragazza che ha fatto innamorare di sé l'Italia portando la bandiera il giorno dell'inaugurazione dei Giochi non ha reso come sperava. Ha recuperato ma è finita solo nona con oro a Arakawa, primo oro ai giochi invernali per il Giappone. Un errore grave dopo una ventina di secondi, le mani che si appoggiano sulla balaustra intorno alla pista, non tutte le difficoltà dell'esercizio rispettate, il punteggio assegnatole non altissimo e la classifica che non migliorerà più di tanto: fine del sogno ma del resto lei per prima, dopo l'undicesimo posto di martedì, non si era fatta troppe illusioni sulla rimonta. E, fin dalla vigilia delle Olimpiadi, era stata la stessa Kostner a non vedersi favorita per una medaglia: «È andata così, ma per me resta una grandissima esperienza che auguro di vivere a tutti i bambini e le bambine che fanno sport. Io mi sono divertita e, anche se il divertimento non è tutto nella vita di un'atleta, sono abbastanza soddisfatta della mia settimana: ce l'ho messa tutta e continuerò a farlo, prima o poi riuscirò a dimostrare tutto quello che so fare». Onesta. Semplice. Acqua e sapone: «Prendo quello che è successo come un'esperienza che mi ha aiutato a crescere dal punto di vista psicologico. Adesso vado a casa, mi riposo un po' e poi riprendo ad allenarmi: a marzo ci sono già i Mondiali». Dom. Lat.

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