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Juve beffata in extremis dal Werder

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Segna Schulz, non bastano Nedved-Trezeguet. Sorpasso tedesco con Borowski e Micoud

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Certo, però, che dopo essersi ritrovata in vantaggio per 2-1 a 7' dalla fine torna in Italia con mille rimpianti. A quel punto, infatti, la partita sembrava vinta e nessuno avrebbe scommesso un euro sul ribaltone dei tedeschi, che però, a ben guardare, hanno meritato il successo, soprattutto alla luce di quei primi 45'. Eppure la Juve ha gettato due clamorose palle-gol. La prima con Ibrahimovic (diagonale a lato al 25'), la seconda con Vieira al 44', anticipato da Wiese in uscita. Prima del fortunoso gol di Schulz, i bianconeri erano stati tenuti in gara da un grande Buffon. Nella ripresa i tedeschi pagavano il gran ritmo tenuto nel primo tempo e la Juve usciva dalla tana, complice anche la sostituzione dell'inguardabile Ibrahimovic con un Del Piero ben più concreto. Così, dopo una buona occasione di Trezeguet, arrivava il pari di Nedved, bravo ad inserirsi nello spazio in cui lo aveva lanciato Vieira. A 7' dalla fne, poi, il 2-1 di Trezeguet, che insaccava di testa dopo un goffo tacco sbagliato da Naldo, che confermava tutti i limiti difensivi di un Werder che quando attacca è bello a vedersi ma quando difende è inguardabile. La partita sembrava vinta, ma a 3' dalla fine Borowski trovava il 2-2 e al 2' di recupero Micoud segnava il 3-2 anche grazie ad una deviazione di Del Piero.

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