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Non vince di notte dal famoso 6 gennaio

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La Lazio non vince di notte da oltre un anno, guarda caso proprio dalla magica notte del 6 gennaio. Aprì Di Canio sotto la Sud, pari di Cassano, apoteosi laziale con Cesar e Rocchi. Da quella sera le partite alle 20.30 sono diventate un vero e proprio tabù. Ma andiamo con ordine. Dopo il giorno più bello del 2005 per tutti i laziali, la squadra di Papadopulo scese in campo in notturna mercoledì 2 febbraio e il risultato fu un misero 0-0 tra le proteste per un rigore netto non concesso da Tombolini per un fallo su Rocchi. Replica qualche giorno dopo (6 febbraio) e arrivò una sconfitta beffarda a San Siro con la rete di Crespo al 94'. Il 12 febbraio la Lazio battè l'Atalanta ma era l'anticipo di sabato alle 18. Il 13 marzo all'Olimpico arrivò l'Inter ma finì in parità e andò peggio nel posticipo serale del 24 aprile contro la Juve che passò nel finale con una prodezza di Nedved (il mercoledì prima alle 20.30 la Lazio aveva pareggiato con un gol di Siviglia a Cagliari ma di vittoria nemmeno l'ombra). Nemmeno in estate durante l'Intertoto la Lazio è riuscita a sfatare il tabù. La vittoria col Tampere è datata ore 18 mentre col Marsiglia arrivò solo un pareggio. In questo campionato nulla è cambiato. A Milano contro i rossoneri doppietta di Sheva e tutti a casa, a Udine (anticipo serale) tre gol e sconfitta bruciante senza lottare, pari nel derby e stesso risultato col Chievo in casa. Si prosegue con lo 0-0 interno con l'Inter e l'1-1 con la Juve del 17 dicembre. Il mercoledì successivo scialbo pareggio a Lecce prima della sosta natalizia. E col nuovo anno non è andata meglio: 1-1 a Messina, 0-0 col Milan, 1-3 a Palermo e 1-1 con l'Udinese. Stessa sorte in Coppa Italia con la Lazio incapace di vincere con l'Inter. Una statistica che fa paura a Rossi anche se prima o poi i biancocelesti dovranno tornare ad essere belli anche di notte.

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