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La squadra a lezione di Shoah

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Questa volta con la Lazio. Dopo i vergognosi fatti dell'Olimpico del 29 gennaio scorso, quando la vittoria della Roma sul Livorno è stata avvelenata da striscioni e bandiere di carattere antisemiti sugli spalti, oggi alle 10.30, in Campidoglio, i sopravvissuti ai campi di stermino di Auschwitz incontreranno la squadra della Lazio. Giovedì scorso l'incontro tra gli ex deportati con la società giallorosa ed una delegazione della Lazio capitanata dal presidente Claudio Lotito, mentre oggi, nella sala della Protomoteca del Campidoglio, ci sarà la squadra biancoceleste, seduta ad ascoltare le storie di chi ha vissuto sulla propria pelle i campi di concentramento. Non mancherà proprio nessuno all'appello dal presidente Claudio Lotito all'allenatore Delio Rossi, al direttore sportivo Carlo Osti, fino ai giocatori. Come da copione in cattedra saliranno i sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, che racconteranno la loro storia, ricca di dolore, amarezza e ferite ancora aperte a distanza di anni. Intanto, Paolo di Canio intervenendo alla trasmissione radiofonica dei tifosi «Voce della Nord» ha chiesto al numero uno del Campidoglio di organizzare lo stesso incontro con i sopravvissuti della foibe: «Attraverso la Lazio e da libero cittadino chiederò a Veltroni un incontro con qualche sopravvissuto delle foibe. Il dolore — ha detto — deve essere uguale a 360 gradi. Per me è un senso civile, non esistono vittime di serie a o di serie b».

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