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La caviglia sinistra è gonfia Stamane Spalletti decide se convocarlo per il Tardini

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La «sua» Roma piace sempre di più e nonostante abbia interrotto la striscia positiva proprio giovedì sera all'Olimpico contro l'odiata Juve, lo 0-1 ha spalancato ugualmente ai giallorossi le porte della semifinale contro il Palermo (oggi in Lega il sorteggio per le ultime partite). Una Roma che esprime gran gioco, in grado di non soffrire la pressione psicologica della sfida con le grandi, di metter «sotto» la Juve capolista e cancellare dal campo per un tempo intero. La caviglia sinistra, già dolorante del capitano, la stessa che lo aveva costretto a saltare gli ultimi due appuntamenti (campionato contro l'Udinese e proprio l'andata a Torino con la Juve in Coppa Italia), è di nuovo gonfia e fa male: tanto male. La «cura Nedved» ha fatto i suoi effetti, l'animo gentile di Dondarini il resto. Nel match dell'Olimpico Totti ha rimediato ancora una volta una quantità infinita di calci, di brutte entrate e colpi bassi. Tutto regolare... ovviamente. Inutile quindi rischiarlo per domani a Parma, inutile provare a forzare una situazione che rischierebbe di allungare ancora i tempi: soprattutto ora che la Roma ha dimostrato questo spirito di gruppo in grado di supplire a chiunque. Spalletti dovrà ancora inventare, tornando molto probabilmente alla Roma vista a Torino proprio nell'andata contro la Juve. Sarà uno tra Taddei e Mancini a fare l'attaccante, con il primo favorito dopo l'exploit offensivo delle ultime settimane. Ed è proprio questo uno dei lati belli di questa Roma, una squadra che ora si può permettere di fare a meno anche di un fenomeno come Totti. Nulla è ancora deciso e nella rifinitura in programma questa mattina, prima della partenza per Parma, Spalletti farà un altro tentativo per valutare le condizioni di Totti e decidere se portarlo con il gruppo al Tardini. Al momento è più no che sì, anche in considerazione dei numeri espressi dal gruppo giallorosso fina. Stranamente infatti, la Roma senza il capitano in campo, non ha mai perso in questa stagione. Sintomo di maturità, di autonomia insperata dopo il deludente avvio di stagione. La nuova Roma di Spalletti senza Totti ha vinto con l'Ascoli (2-1 gol salva-Roma nel finale di Mexes), a Udine (4-1) e pareggiato 2-2 con il Lecce: oltre al doppio successo col Napoli in e quello a Torino contro la Juve in Coppa Italia. Diverso in Uefa dove a Belgrado, senza Totti, è arrivata l'unica sconfitta. Numeri, casualità che dicono poco, soprattutto se accostati ai numeri quelli veri: quelli del capitano che se dovesse andare a Parma giocherebbe la 331esima partita in serie a e diventerebbe il quarto romanista più presente della storia giallorossa scavalcando l'amico Aldair (e a sette lunghezze da Masetti attualmente terzo). Per Totti quest'anno diciannove presenze con tredici gol in campionato (più tre con due gol in Uefa, ancora a secco in Coppa Italia), quattro doppiette, nelle quali c'è anche il gol stellare all'Inter a San Siro che ha fatto li giro del mondo. Inutile dire come Totti stia attraversando un momento di grande splendore fisico e che l'arrivo del figlio sembra avergli donato quella tranquillità che forse un gli era mancata in passato. E forse anche epr questo Spalletti se lo tiene ben stretto: con questo Totti la Roma può arrivare ovunque.

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