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«Potrei tornare ma ci devono essere i giusti presupposti»

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«Spalletti mi ha chiamato il 4 gennaio», ha dichiarato ieri a Radio Incontro, «Sono un giocatore della Roma in prestito e voleva informarsi della mia situazione. Credo che per tornare ci debbano essere i giusti presupposti sia ambientali che societari. Dovrei sentirmi ben voluto, altrimenti si rischierebbe di ripetere l'esperienza dello scorso anno, quando ho avvertito molta prevenzione nei miei confronti ancor prima che arrivassi». Pregiudizi che a suo dire lo avrebbero condizionato. «Sin dalla prima partita di Messina, dove sbagliai poco, fui bersagliato dalle critiche. Non fu Prandelli a volermi in giallorosso, i contatti con la società ci furono anche prima che la Roma dicesse addio a Capello. Ho sbagliato qualche partita, ma sfido chiunque a trovare un solo giocatore che non abbia deluso». Ferrari spera di seguire le orme del suo collega e amico Simone Perrotta. «Lo sento spesso, lui si sente orgoglioso di aver riconquistato il pubblico con l'impegno e le ottime prestazioni. Il gruppo era unito anche lo scorso anno. Spesso ci ritrovavamo a casa di qualcuno per passare delle serate insieme». Dar. Ber.

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