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I siciliani prendono un palo con Barone La squadra di Mancini dilaga nella ripresa

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Forse vince con un punteggio troppo rotondo rispetto ai meriti, ma Mancini di certo non si lamenta. Il primo tiro in porta è dei rosanero (Bonanni al 6' effettua un diagonale che finisce fuori di poco), e non è un caso: gli uomini di Del Neri (privi di Corini) provano a imporre il loro ritmo nella prima fase della partita, ma Di Michele e Caracciolo non riescono a sfuggire al fuorigioco altissimo organizzato dalla difesa interista. Né Grosso, con un paio di punizioni calciate sulla barriera, scalfisce i guantoni di Julio Cesar. L'Inter è una locomotiva a vapore: ci mette un po' ad entrare a regime, ma poi viene fuori in maniera brillante. E dopo venti minuti di traccheggio inizia a pungere. Al 23' bella azione impostata da Cambiasso al limite dell'area palermitana, palla a Veron e apertura a destra su Figo. Il cross del lusitano è teso, Cambiasso (inseritosi nel frattempo) lo tocca di ginocchio fuori. Al 24' ancora Figo alimenta da destra: stavolta il traversone è morbido, Lupatelli esce male, la sfera finirebbe ad Adriano se Terlizzi non spazzasse. Al 27' in piena area rosanero Adriano potrebbe tirare e far male, ma liscia il pallone in maniera anche piuttosto comica. Al 31' Lupatelli esce su Cruz al limite dell'area, ma respinge di piede su Figo che è lì appostato e piazza il pallonetto giusto. Barzagli sulla linea ci mette il petto e rinvia la capitolazione. Di un paio di minuti soltanto, però. Infatti al 33' Figo batte un corner da destra, Cordoba sul primo palo prolunga, Cambiasso (Mutarelli dove sei?) sul secondo incorna in rete. Sull'onda dell'entusiasmo, l'Inter insiste; il Palermo alleggerisce la pressione quando può, ma sono gli uomini di casa a dirigere il film: 44' e 45', due cross da destra di Figo, in entrambi i casi Lupatelli esce alla men peggio, e nella seconda occasione Adriano, agli 8 metri, avrebbe sul sinistro il 2-0, ma si perde in un bicchier d'acqua. La reazione del Palermo, quella vera, arriva in avvio di ripresa. Al 6' Grosso impegna su punizione Julio Cesar, all'8' Barone spara da fuori e colpisce il palo, Mutarelli si avventa sulla palla che scappa via, rimette in mezzo, il tiro di Bonanni è un orrore. I rosanero prendono coraggio. Gli angoli si moltiplicano, le insidie per la porta nerazzurra pure: Caracciolo sfiora il palo su punizione al 14', e subito dopo esce (entra Godeas) polemizzando platealmente Del Neri. C'è nervosismo in campo, anche tra i nerazzurri (Favalli ammonito per proteste su un fuorigioco di Adriano). L'Inter trova spiragli in contropiede. Al 21', corner di Figo, Lupatelli colleziona la quarantesima uscita difettosa della serata (ma si riscatta sulla ribattuta a rete di Kily). Il Palermo stringe i tempi: al 26' Veron nei pressi della linea respinge un'inzuccata di Mutarelli. Al 30' Adriano vola sulla destra e mette in mezzo a Figo che stoppa malissimo. Palla ancora ad Adriano che tira, Lupatelli salva alla disperata. L'Inter a questo punto vuol chiudere la partita. Ci riesce al 32': corner da sinistra, stavolta Cordoba non fa la sponda ma lavora in proprio. E sulla sua spizzata la palla va in rete, toccata anche da Terlizzi. Manca ancora qualcosa, sì: la ciliegina. Ce la mette Figo al 35', con la perfetta punizione che da 25 metri batte Lupatelli per la terza volta: o perlomeno, l'esito è perfetto, ma chi potrebbe giurare che il portoghese non volesse in realtà crossare? Sia come sia, la pratica è archiviata, e Mancini si può dedicare con diletto ai cambi: fuori Veron, dentro Burdisso, fuori Cruz e dentro Pizarro, non serve coprirsi, ma nemmeno rischiare clamorosi rientri in gioco del Palermo, quindi il tecnico jesino ci mette un minimo di prudenza. Poi al 90' fuori anche Figo (che si prende una meritata ovazione). Per una volta in casa nerazzurra, tutti felici, tutti contenti.

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