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Volandri al quinto ritiro. Avanzano Luzzi e Sanguinetti

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Ce n'erano dieci nel programma della seconda giornata dell'Australian Open ma poiché c'era anche un derby, il ventesimo nella storia del nostro tennis in un grande torneo, gli incontri dei quali dovrei dar conto sono soltanto nove. Alla fine il bilancio è stato di cinque vittorie ed altrettante sconfitte. Considerando che i nostri tennisti avevano chiuso la prima giornata con tre vittorie su altrettante partite, alla chiusura del primo turno il conto complessivo è di 8 vittorie e 5 sconfitte. Infatti abbiamo perduto due singolari maschili al quinto set mentre il nostro più forte giocatore, almeno in termini di classifica, Filippo Volandri, ha dovuto abbandonare dopo aver perduto i primi due set contro un avversario australiano che era largamente alla sua portata. Comincerò proprio da qui. Pur concedendo a Volandri la giustificazione di un dolore ad un muscolo pettorale non posso fare a meno di notare come nel record del tennista livornese ci siano ben cinque ritiri in incontri abbastanza compromessi e mi sembrano troppi. Ho il sospetto che il ritiro venga utilizzato come alibi per coprire una sconfitta. L'australiano Healey, numero 240 in classifica, non doveva rappresentare un pericolo ma, infortunio a parte, ho visto in campo un Volandri troppo nervoso che si è abbandonato anche ad uno sgradevole lancio di racchetta. Dopo la sconfitta Volandri è tornato comunque sul problema dei suoi rapporti con la Coppa Davis dichiarando che se sarà convocato giocherà anche se la Federazione non dovesse modificare un atteggiamento che il giocatore continua a giudicare ingiusto. In pratica si tratta di soldi ma Volandri ha detto di non voler più continuare una battaglia nella quale è stato lasciato solo dai suoi compagni di squadra. Telegraficamente gli altri incontri degli italiani. Filippo Luzzi, entrato nel torneo dalla porta di servizio (è stato sorteggiato tra i quattro migliori classificati tra i giocatori eliminati nell'ultimo turno delle qualificazioni) ha battuto in tre set l'unico tennista del Costa Rica, Juan Antonio Marin, classificato 78 posti davanti a lui. Senza giocare al meglio Sanguinetti ha battuto in tre set il modesto svedese Adaktusson, proveniente dalle qualificazioni. Hanno perso invece Andreas Seppi e Potito Storace. Seppi è stato in vantaggio per due set a uno contro il serbo Tipsarevic (n. 137), che qui aveva vinto il torneo juniores qualche anno fa. Il nostro giocatore è calato alla distanza contro un avversario che però vale di più della sua classifica. Anche Storace avrebbe potuto vincere contro Delic, un giocatore nato in Bosnia ma cresciuto tennisticamente negli Stati Uniti. Tra le ragazze la Schiavone ha imposto i diritti della sua classifica ad Antonella Serra Zanetti. Hanno passato il turno Roberta Vinci e Flavia Pennetta battendo due avversarie di modesta classifica ma di buona qualità, nulla da fare invece per Tatiana Garbin contro la sorella di Marat Safin. Una riga per ricordare che il più forte australiano, Lleyton Hewitt, ha rischiato l'eliminazione contro il ceko Robin Vik che era stato in vantaggio per due set a uno e di un break nel quarto.

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