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Antidoping, atto di forza di Storace su Petrucci

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L'altro ieri il presidente del Coni Petrucci aveva scritto una lettera al premier Berlusconi chiedendo di annullare il decreto ministeriale firmato da Storace lo scorso 5 gennaio, nel quale si legittimava la competenza della commisione di vigilanza del ministero sull'antidoping in tutte le manifestazioni organizzate sul territorio italiano, Olimpiadi di Torino comprese. Il decreto aveva mandato su tutte le furie il Cio e il povero Petrucci si era trovato d'incanto tra l'incudine e il martello. Da qui la lettera a Berlusconi. Ma la buca delle posta del Coni in questi giorni è ricca di sorprese. L'ultima lettera recapitata a Petrucci non porta la firma di Berlusconi, ma di Storace. Proprio lui, il ministro della Sanità. Poche righe che hanno gelato il sangue del primo dirigente. Storace accusa Petrucci di disapplicare la legge sul doping. E come se non bastasse annuncia allo stesso presidente del Coni di aver trasmesso la lettera ricevuta dal governo all'Ufficio legislativo dello stesso ministero, nonché al Comando dei carabinieri sulla sanità, i Nas, per le valutazioni competenti sull'operato di Petrucci. In pratica lo avverte che seguiranno provvedimenti. Altro che braccio di ferro, come detto siamo in piena guerra fredda. Tuttavia il Coni continuerà nella sua battaglia. Se entro lunedì non arriverà la risposta di Berlusconi si darà via libera al ricorso al Tar. M. Cas.

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