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«Scoprirò se posso ancora giocare con le migliori»

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La 25enne svizzera, ex numero uno del mondo, riparte dal torneo della Gold Coast, che comincia lunedì. Quindi sarà in tabellone a Sydney e per lei c'è pronta una wild card agli Australian Open al via il 16 gennaio. Già nel febbraio scorso Martina era tornata a disputare un torneo a due anni dal ritiro, perdendo al primo turno a Pattaya di fronte alla tedesca Marlene Weingartner. Solo per beneficenza, però: lo scopo era raccogliere fondi in favore di donne e bambini vittime di violenze, abusi e malattie. «Il tennis mi manca - ha ammesso la Hingis - come le sfide ad alto livello. Voglio capire se sono capace di restare in buona salute giocando contro le migliori giocatrici del mondo. Non sopravviverò se vorrò giocare come tre anni fa. Dovrò crescere di gara in gara. In ogni caso ho dovuto crederci profondamente, altrimenti non sarei tornata». L'esperienza in verità insegna che i grandi ritorni nel tennis spesso si rivelano un fiasco. Ne sa qualcosa il grande Bjorn Borg, ritiratosi dall'attività agonistica alla fine del 1982, ad appena 26 anni, dopo aver vinto 11 titoli del Grand Slam (6 Roland Garros e 5 Wimbledon). Lo svedese ha poi tentato il ritorno alle competizioni una prima volta nel 1984: giocò il torneo di Stoccarda dove fu eliminato al primo turno da Henri Leconte. Quindi il secondo ritorno sette anni dopo a Montecarlo, con la sconfitta al primo turno per mano di Jordi Arrese. Sempre fuori al primo turno anche negli otto tornei giocati nel 1992 e nei tre ai quali partecipò l'anno successivo. L'ultima apparizione di Borg in un torneo Atp del circuito maggiore risale all'8 novembre del 1993 a Mosca, quando fu sconfitto dal russo Alexander Volkov. Saprà la Hingis invertire la tendenza?

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