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Capua: un fulmine a ciel sereno

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E senza nascondere la mano. Lo ha fatto a nome del ministero della Salute e della commissione per la vigilanza e il controllo in maniera di doping. Al «Tempo» senza mezzi termini ha detto che i controlli antidoping sui calciatori della serie A potrebbero essere tolti alla Figc in un imminente futuro. Ma il responsabile Pino Capua, cade dalle nuvole. «A noi non risulta - ha detto - né Coni né Federcalcio ci hanno comunicato nulla in proposito. È un fulmine a ciel sereno. Tra l'altro ci siamo già organizzati per coprire l'intera stagione». Curzi ha anche rilanciato il fatto che la sanzione penale prevista dalla legge 376 del 2000 non viene applicata. «È pur vero - ha spiegato Capua - che ormai i casi positivi risalgono a qualche anno fa. E quindi la sanzione non può essere applicata se non ci sono colpevoli». Che cosa è successo: i calciatori sono diventati tutti bravi oppure si sono organizzati per eludere i controlli? Sull'argomento anche il presidente Carraro ha detto che i furbi studiano molto. «I calciatori l'hanno capito: oggi non si dopa più nessuno. Tuttavia - ha aggiunto Capua - sono d'accordo col presidente Carraro che ci invita a non abbassare mai la guardia e di fare sull'argomento tanta prevenzione». Rivera, in un'intervista al «Tempo» aveva detto che l'abuso di farmaci è la stessa cosa del doping. «I farmaci - ha replicato Capua - non sono la stessa cosa del doping. Un calciatore è soggetto a vari stress, anche energetici e quindi può utilizzare i farmaci quando servono per migliorare la prestazione. L'importante è che ci sia equilibrio e saggezza nell'uso». Resta il fatto che questa società che tende a premiare sempre i numeri uno non faccia nulla affinché cambino i modelli per i giovani. Dalle veline a Costantino, per finire con il redivivo Maradona, tornato un eroe nonostante tutto quello che ha fatto. M. Cas.

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