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Dalla famiglia allo psicologo

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Con il successo di ieri ha portato a nove le sue vittorie in Coppa del Mondo, tutte in slalom speciale. Poi ci sono sei secondi e tre terzi posti. Ai Mondiali ha collezionato medaglie di bronzo: una in slalom nel 2003 a St. Moritz ed altre due, in slalom e combinata, a Bormio nel febbraio scorso. La trasformazione vera come atleta vincente di Giorgio Rocca è cominciata un paio di anni fa. Prima — l'atleta di Livigno è nel giro della Coppa del Mondo quasi da dieci anni — era un bravo sciatore ma che andava a fasi alterne, bene una manche e male l'altra. La maturazione è arrivata con l'età, con il rapporto con la sua compagna Tania — con cui è sposato e che da novembre gli ha dato il primogenito, Giacomo — il cambio di sci ed anche l'assistenza di uno psicologo oltre che di un noto preparatore atletico. In famiglia e con la maturità dei 30 anni, Giorgio Rocca ha trovato nuovi equilibri e nuove sicurezze. Sulle piste da sci da un paio di anni gareggia con materiale nuovo, di marca austriaca, lo stesso che hanno quasi tutti i campioni del Wunderteam. Sono sci ma, obbligatoriamente, anche scarponi, quelli che ieri mattina hanno creato problemi a Rocca. Poi c'è Alberto Manzoni da Asti, preparatore atletico di fama che già aveva seguito Deborah Compagnoni. Infine, in aiuto a Rocca, c'è ormai da un paio di anni anche il professor Giuseppe Vercelli, psicologo all'Università di Torino, all'Istituto di scienze motorie. Con lui Rocca fa da tempo un lavoro specifico, una sorta di autoipnosi: impara a controllare l'emozione e, soprattutto, gestire al massimo la concentrazione in gara buttandosi alle spalle, mentre scende tra i pali, tutte le possibili negatività, comprese le prove andate storte. Alle cure del professor Vercelli si è affidato negli ultimi tempi anche il piemontese Max Blardone. A qualcosa certamente sono servite viste la vittoria in Alta Badia e il secondo posto di ieri ottenuti dal gigantista azzurro. Con la vittoria di ieri Rocca è a quota 300, saldamente in testa alla classifica generale di slalom speciale, come Blardone è in testa a quella di gigante: per i due azzurri è un Natale di festa. Ma non c'è troppo tempo per il riposo. Appena rientrato a Livigno Rocca sarà infatti raggiunto dal preparatore atletico Manzoni. Poi, già la sera di Natale, ci sarà una trasferta al Sestriere per allenamenti notturni sulla pista olimpica dello slalom speciale. È chiaro che Rocca ha nel mirino proprio le Olimpiadi di casa.

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