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A Belgrado arriva la terza sconfitta di fila per la Lottomatica nella Uleb Cup di basket

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Dopo la stentata vittoria d'esordio contro Francoforte è infatti arrivato a Belgrado, in casa della Stella Rossa, il terzo stop consecutivo con un pesante 89-72. Senza eccedere in buonismo è bene sottolineare come gli alibi rischino però di superare le colpe. Già priva di Van den Spiegel e Tusek, rimasti nella Capitale, il primo con una caviglia ingessata e il secondo per cercare di capire le cause di un'aritmia che ne ha per ora consigliato lo stop precauzionale, la squadra di Pesic ha visto Trent incappare, dopo un inizio pieno di promesse e sottolineato da 4 punti consecutivi, in un malanno muscolare che si spera non pregiudichi la sua presenza domenicale contro Siena. Si aggiunga che Bodiroga ha proseguito nella sua inusuale rottura prolungata, causata da una condizione atletica precaria e da una giustificabile stanchezza ed ecco che il quadro lascia spazio a ben poche recriminazioni. C'è allora da salutare come un segnale di ottimismo il rientro nell'agone di Righetti, dopo oltre un mese di stop e l'ennesima convincente prova di David Hawkins (unico della Virtus in doppia cifra con 21 punti a referto) cui si sono uniti, almeno nell'impegno, Giachetti e Marko Pesic. Come un macigno i durissimi 45' spesi per vincere l'ultimo impegno di campionato a Capo d'Orlando non hanno fatto che zavorrare ancora di più una squadra ben lontana dalla forma migliore che soffre in maniera evidente gli impegni ravvicinati. Dall'altra parte la Stella Rossa ha messo sul piatto della bilancia la propria gioventù, fatta di talento, freschezza, muscoli e velocità. E così dopo aver visto Trent fare la voce grossa sui primi palloni, 2-6, la squadra di casa ha guadagnato fiducia, grazie alle giocate dell'interessantissimo Misanovic (217 centimetri, braccia lunghissime, anno di nascita 1984) cui si sono subito affiancati O'Bannon, Jerentin e Dragojlovic. Lento ma inesorabile è così iniziato l'allungo belgradese che ha toccato il massimo vantaggio dei primi 20' sul 45-27, a pochi secondi dalla chiusura di tempo. Al rientro degli spogliatoi la musica non è cambiata. Armonica e da gustare quella della Stella Rossa, stonata e quasi spiacevole quella di Roma. Così Pesic ha fatto accomodare i suoi big in panca, per tirare il fiato in vista della sfida di domenica contro Siena, dando spazio agli altri. Tra cui s'è rivisto anche Righetti che ha trovato modo di riprendere confidenza con il parquet ed insaccare 7 punti. Sconfitta senza attenuanti (basta guardare i rimbalzi, 29-20 per Belgrado) ed in Europa ora bisognerà non sbagliare più. Passano le prime quattro su sei componenti il gironcino. Quindi martedì prossimo, ospitando i francesi del Le Mans non si potrà più sbagliare.

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