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L'ALLARME DI PRANDELLI

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«Attenti, sono superiori. Totti? Il migliore in Italia»

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«Questa sfida — attacca l'ex tecnico della Roma — presenta molte insidie: i giallorossi vanno considerati una grande squadra, superiore alla Fiorentina, per questo occorrerà moltiplicare le forze e l'attenzione». Nonostante i viola stiano andando a gonfie vele (sono reduci da cinque successi di fila, l'ultimo ottenuto domenica sul Milan) il loro allenatore dunque non si fida: d'altronde fuori casa, specie nei grandi stadi, la sua squadra ha sofferto come confermano gli unici due ko rimediati finora, a San Siro con l'Inter e all'Olimpico con la Lazio. «Non parliamo di sindrome da grandi stadi — taglia corto Prandelli — la verità è che in quelle gare abbiamo trovato difficoltà non solo psicologiche ma anche fisiche e tattiche». La Roma è avversario da affrontare con grande attenzione: «Abbiamo visto più volte la gara persa dalla Roma coi bianconeri e ho allertato i miei, dovranno essere pronti ad affrontare giocatori di grosso spessore». Fra questi c'è ovviamente capitan Totti: «È il giocatore italiano più forte in assoluto — ammette Prandelli — non dà mai punti di riferimento. Se comprendo la sua scelta di legarsi a vita alla Roma? Sì ed è una scelta umana, di riconoscenza verso la squadra della sua città e quindi azzeccata in un calcio povero di valori. Cassano? Mi auguro di vederlo in panchina o meglio ancora in tribuna ma non per un fatto personale bensì perchè come tutti i grandi giocatori può risolvere la gara in ogni momento». Poi, su quanto dichiarato da Spalletti che si accontenterebbe di un pareggio: «Non mi fido di Luciano, è furbo, preparato e la sua squadra a tratti gioca un grande calcio. Nessun allenatore prima di una partita firmerebbe per un pari».

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