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Per Cassano una doppietta che prenota la Juventus

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Tutti lì per assistere alle giocate di Antonio Cassano. Già perché è vero che ieri in campo c'era la Primavera, impegnata nel campionato di categoria contro il Siena, ma è altrettanto vero che i sostenitori presenti al Fulvio Bernardini erano in maggioranza sugli spalti per il talento barese. Anche il numero uno giallorosso. Che è arrivato per la solita seduta di fisioterapia, ma poi ha deciso di fermarsi a bordo della sua automobile accanto al terreno di gioco per stare vicino ai giovani "in erba" del vivaio. Eppure un pensierino per Cassano lo avrà avuto anche lui, visto che cinque anni fa sborsò sessanta miliardi per strapparlo alla Juventus. Guarda caso la squadra che ha strizzato l'occhio all'attaccante e che sabato sera sarà avversaria di Totti e compagni. Chissà se ci sarà anche un posto per il numero diciotto sul pillman che li porterà all'Olimpico. Nella Roma è diventato impossibile vederlo giocare, (ma la speranza non muore mai) così chi non aveva impegni per il sabato pomeriggio ha deciso di venire a tifare per l'attaccante. Ormai l'infortunio alla caviglia è solo un ricordo, ma serviva una gara per stabilire se anche lo stato di forma era ottimale. Cassano ha risposto come meglio non avrebbe potuto: due gol e una serie di giocate di alto livello, il sorriso dei giorni migliori e la voglia di scherzare che non manca mai. Adesso aspetta solo un segnale, quello più atteso per una convocazione in vista del big match con la Juventus della prossima settimana. A fine gara il barese avrebbe riferito ad amici che Spalletti gli avrebbe detto: «Io ti guardo, gioca bene, così poi ti convoco». Dopo le esternazioni di venerdì, però, il tecnico non dovrebbe cambiare troppo la sua posizione. E' stato chiaro. «Sposare il progetto significa avere un certo comportamento e buoni rapporti con la società». Che al momento attuale non ci sono. Nessun appuntamento è in programma, ma si sa che tutto può cambiare nel giro di pochi giorni. Quelli che separano i giallorossi dalla partita contro l'undici di Capello passano inesorabilmente e più si va avanti più diminuiscono le possibilità di vedere Cassano nella squadra che scenderà in campo all'Olimpico. Mai dire mai, però. Anche il suo sponsor personale, che poi è lo stesso della Nazionale, pare stia facendo pressioni per permettergli di andare ai Mondiali di Germania, ma serve che giochi almeno qualche partita. Il diretto interessato non può far altro che attendere e sperare. Nel frattempo si è tolto la soddisfazione di portare al successo la Primavera. Dopo il gol del vantaggio messo a segno al 23' del primo tempo, Tommasi, anche lui impiegato per verificarne le condizioni con tanto di fascia di capitano, lo ha abbracciato e gli ha dato un bacio sulla testa. Dimenticato lo screzio dell'altro giorno, anche se il numero diciotto avrebbe riferito che i due stavano scherzando e che Spalletti ha frainteso. Ma il barese non si è fermato lì. Nella ripresa ha superato il portiere avversario con un diagonale da applausi e ancora tutti a fargli festa (il gol del 3-0 finale è stato di Okaka). Nel corso del secondo tempo ha anche scherzato con Bruno Conti che da bordo campo gli ha detto più o meno così: «Non ci provare, il raddoppio è arrivato per caso perché tu volevi crossare». E lui in risposta: «Si è vero, tu si che ci vedi sempre bene». Sorriso a tutta bocca come non si vedeva da tempo tra i due. I rapporti sembrano essere migliorati rispetto a qualche tempo fa e chissà che possa di nuovo essere il direttore tecnico il tramite tra Cassano e la società.

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