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Il veronese: grandi risultati se seguiremo il tecnico

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Due presenze consecutive, probabilmente, le avrà immaginate e sognate senza sosta nei lunghi mesi di rieducazione e sofferenza, dopo il gravissimo infortunio al ginocchio destro che lo ha tenuto fuori per quasi sedici mesi. Ora che sta tornando un giocatore, ora che sta provando a mettersi alle spalle guai e fantasmi, il centrocampista di Negrar analizza il suo momento personale e quello dello squadra. «Nel calcio si sta tralasciando un po' troppo l'aspetto dello sport e quello del gioco per privilegiare il business». Intervistato da "Studio Sport", su Italia 1, Damiano Tommasi ha parlato del suo rientro, del momento della Roma e del caso Cassano: «Non so se la Roma abbia mai attraversato un momento di crisi e se ora ne sia uscita, sono però convinto che se si lavora tutti insieme, se si rema tutti nella stessa direzione, i risultati fatalmente arrivano». Poi un giudizio sul tecnico di Certaldo, che ha influito nella scelta di Tommasi di restare a Roma. «Per ottenere risultati ogni allenatore deve essere seguito e compreso dalla squadra, a volte non è semplice perchè il mister è di quelli che pretende molto». Passano le settimane, ma a tenere banco è sempre la trattativa infinita e il braccio di ferro tra la società e antonio Cassano. «La situazione di Cassano ha fatto parlare molto perchè si tratta di un giocatore importante. La gente va allo stadio anche per vedere lui, i bambini seguono il suo modo di giocare...». Alla ripresa del campionato ci sarà Roma-Juventus: «Dobbiamo avere lo stesso atteggiamento avuto nelle ultime partite, lottare con la stessa intensità». Infine uno sguardo sul suo futuro. Tommasi ha dimostrato firmando su un contratto da soldato semplice che oltre all'effimero, nel mondo del calcio resistono anche altri valori: «Questo ambiente per me è importante ma non è tutto. Non so cosa farò quando smetterò, per ora penso ancora a giocare». Dar. Ber.

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