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di GIANFRANCO GIUBILO TORNA all'Olimpico l'Ascoli, che per tanto tempo era stato simpatico protagonista ...

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Ha dovuto affrontare quattordici anni di purgatorio prima che le sciagurate improvvisazioni di Preziosi e le disavventure economiche di Torino gli regalassero di nuovo un palcoscenico importante, dopo gli spareggi affrontati con molta dignità e poca fortuna. Un cliente tutt'altro che comodo, per la Roma, attesa a una verifica immediata dopo avere ritrovato finalmente il sorriso con la storica vittoria di San Siro. Scomodo non soltanto perché finora il suo comportamento in campionato è stato superiore alle modeste aspettative legate all'esigenza di allestire in fretta e furia un organico accettabile dopo la promozione a tavolino, con l'avvio di stagione alle porte; ma anche perché la squadra di Silva e Giampaolo ha creato più di un problema a formazioni illustri come Milan e Juventus, ma anche Sampdoria e Udinese, Forse è stato un bene che non vi sia stato il tempo per produrre quelle rivoluzioni che spesso cambiano in peggio la fisionomia di una neopromossa, così da rendere produttiva la volontà di tanti comprimari di ritagliarsi un po' di notorietà ai massimi livelli. Per la Roma, il problema sarà quello di dimostrare che non soltanto con le squadre di nome votate all'assalto si possono produrre gioco e gol, ma anche di fronte ad avversari costretti, da censo e classifica, a presidiare strettamente la propria area, senza concedere neanche la pallida idea di quegli spazi che avevano esaltato i giallorossi a San Siro. Non avrà Francesco Totti, la Roma, per una cervellotica decisione di Rosetti e di un suo assistente. E, non avendo logicamente il capitano un'accettabile alternativa, era parso naturale guardare con speranza a un recupero di Cassano che era tornato ad allenarsi. Ma il giovane barese non è nella lista dei convocati e Spalletti, pur avendolo promesso, non ha spiegato se la decisione è stata ispirata soltanto dal ritardo di preparazione, lasciando così il dubbio che la società, sempre più impalpabile, abbia giocato uno sgradevole ruolo nella vicenda, in relazione alla dura conflittualità sulla questione del contratto. Ma intanto si tratterà di onorare una ritrovata credibilità: esibendo lo stesso impegno e la stessa concentrazione che avevano propiziato l'impresa del Meazza, senza specchiarsi nuovamente nella propria avvenenza, soltanto presunta. Ritrovando invece, l'umiltà smarrita dopo il trionfale esordio in campionato si potrà restituire alla classifica un volto più adeguato alle ambizioni della vigilia e alle attesa dell'impagabile popolo romanista.

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