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Capello: siamo affamati

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Il friulano: niente sconti ma loro sono tornati al top

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E che Milan crede di trovare? «Un gruppo che ci rispetta ma che si crede forte quanto noi, probabilmente più di noi». Si dice in giro che, se la Juve scappasse a più otto, il campionato sarebbe finito. «Non sarebbe male trovarci lassù, ma non cambierebbe nulla. È troppo presto». Il Milan però non è partito benissimo: sorpreso? «Si è ripreso dopo poco. Mi sarei stupito del contrario: hanno giocatori straordinari, non potevano non tornare al top». Cosa le piace della società rossonera? «Tutto, direi. È come la Juventus: lavorano per vincere il più spesso possibile. Noi non abbiamo niente in meno di loro e loro non hanno nulla meno di noi». La classifica però vi sorride, è innegabile. «Siamo stati più continui, resistendo alle difficoltà e trovando sempre il modo per vincere». Segreti? «Tutti hanno voglia di dare una mano. Chi entra dalla panchina non lo fa mai con il muso lungo». Cosa avete avuto in più rispetto alla stagione passata? «Vieira. Ha segnato gol importanti, è straordinario. Adesso sta finalmente bene e giocherà: saprà come gestirsi». Non è noioso vedere da anni solo il duello Juve-Milan nella lotta per lo scudetto? «Io vesto il bianconero, mi va benissimo così». Tre soli giorni per preparare il big-match «Avremmo lavorato di più sia noi che loro e nulla sarebbe cambiato». Si dice che la Triade potrebbe traslocare alla corte di Berlusconi. «Se avessi parlato con lui, potrei rispondere. Ma non l'ho fatto e quindi non so». Lei è uno dei pochi allenatori a essere rispettato ovunque vada: è perchè ha vinto tanto? «Vorrei essere rispettato come persona». Ancelotti ha detto che il Milan è più una famiglia e la Juve un'azienda. «Chi lavora per queste due società è chiamato a vincere. Tutto il resto conta molto poco».

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