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di PAOLO DANI LECCE — Sarà un'Italia rivoluzionata per 10 undicesimi rispetto a sabato quella che mercoledì ...

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Strappato contro la Slovenia il visto per la Germania, Lippi a Lecce utilizzerà chi non ha giocato o ha giocato poco sabato. Unico confermato Grosso, per il resto sarà un'Italia tutta nuova che si affiderà davanti a Del Piero, Iaquinta e Vieri. Queste almeno le indicazioni emerse dall'allenamento che gli azzurri stanno sostenendo a Galatina oggi pomeriggio. Il ct ha fatto lavorare la squadra sul possesso palla e sulla tattica, schierando insieme Zaccardo, Materazzi, Grosso, Blasi, De Rossi, Barone, Del Piero, Iaquinta, Vieri. E questa, più De Sanctis in porta e Bonera al centro della difesa, sarà con ogni probabilità la squadra anti Moldova. Tra gli azzurri grandi applausi da parte degli 800 tifosi accorsi a vedere l'allenamento per l'idolo di casa Sicignano e per Alex Del Piero. Proprio Pinturicchio è apparso particolarmente polemico: «Basta con il giochino dei dualismi con Cassano, e poi perchè sempre con me? Ai dualismi ero abituato quando ero titolare, figurarsi ora: mi inseguono. Però non capisco perchè sempre io, e mai gli altri. C'è sempre qualcuno che sponsorizza questo giochino su di me. E invece io faccio da sponsor a un'altra idea: Del Piero e Cassano insieme, perchè no? La festa dei tifosi per lei? Fa piacere tanto entusiasmo: la gente è con me. L'ultima partita l'ho giocata contro l'Irlanda. Ora mi piacerebbe festeggiare il mio ritorno con un gol, come fu con la Moldova all'andata per la vittoria. Non conta che siamo già qualificati, a questa partita do il giusto significato: quando prendo un impegno lo porto avanti». In attesa di conoscere la risposta delle società alla proposta di stage avanzata da Lippi, l'ultimo capitolo del complesso dossier dei rapporti nazionale-club è quello di Nesta. Per tutta la giornata nell'ambiente azzurro si è rimasti in attesa di capire se il Milan esplicitava sottintesi malumori per l'infortunio al difensore: nessun segnale su indennizzi assicurativi è arrivata, nessun commento ufficiale. Nella convinzione comunque, da parte dello staff azzurro, che al giocatore la lesione al tendine della mano era stata semmai diagnosticata, e che spazi per proteste non ve ne fossero. Un discorso dal quale Del Piero si tiene ovviamente fuori, concentrato così come è sulla chance concessagli contro la Moldavia. «Sono chiaro - conclude l'attaccante - io non scendo in campo per dimostrare nulla. Vale per me e vale per gli altri: non è una partita, giusta o sbagliata, a decidere una convocazione». Altro che dualismi. Del Piero al suo Mondiale ci crede, eccome. Intanto due grandi ex azzurri parlano della nazionale e della lista dei 23 da portare ai Mondiali. Il primo è Paolo Rossi che boccia Pinturicchio: «Tra Del Piero e Cassano porterei senza ombra di dubbio il barese ain Germania. Il bareesen potrebbe trovare difficoltà a rientrare nel giro azzurro, se Spalletti fosse impossibilitato ad utilizzarlo in campionato per le note vicende contrattuali». Gigi Riva, invece, vede rosa: «Con questo Totti possiamo battere il Brasile che pure è la favorita per la vittoria finale».

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