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SI è spento ieri mattina, alla soglia dei novant'anni, Giorgio Giubilo.

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Arrestato dopo l'8 settembre per motivi politici e miracolosamente scampato alle Fosse Ardeatine, nel dopoguerra era stato tra i pionieri dell'avventura del nostro giornale, seguendo Renato Angiolillo del quale era fraterno amico. Nello stesso periodo, mentre si dedicava a dirigere i servizi sportivi de «Il Tempo», ruolo che avrebbe ricoperto per un ventennio, era alla guida della Federazione Italiana di Atletica Pesante: e non lo hanno mai dimenticato i protagonisti di quelle stagioni, primo su tutti Umbertone Silvestri, il peso massimo campione di lotta greco-romano che avrebbe prestato il suo fisico statuario a tanti film in costume. Giorgio Giubilo aveva anche ricoperto l'incarico di Capo dell'Ufficio Stampa del Coni, sotto la presidenza di Giulio Onesti. Grande passione aveva riservato al mondo dell'ippica, collaborando con le più importanti testate specializzate e mettendo anche su una piccola scuderia di purosangue che gli avevano regalato molte soddisfazioni. Alla moglie Anna, ai figli Fiorella, Andrea (vicedirettore della testata sportiva della Rai-Tv) e Antonella, ai fratelli Gianfranco e Marisa, l'affettuoso abbraccio di quella redazione che Giorgio aveva a lungo diretto e che ne conserverà il ricordo affettuoso. I funerali si terranno oggi pomeriggio alle 15 presso la chiesa dei Santissimi Cuori di Gesù e Maria a via Poggio Moiano vicino a Piazza Vescovio.

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