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Juve padrona del campionato con Capello: da quando c'è lui in panchina bianconeri sempre primi

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Cinque punti di vantaggio sulle immediate inseguitrici (la sorprendente Fiorentina e un Milan sempre meno convincente), sei vittorie consecutive in campionato, otto comprese le due in Champions. È sempre in testa alla classifica da quando è arrivato Capello sulla panchina bianconera tanto per confermare la bravura dell'ex tecnico della Roma. E lui è uno che, quando prende il largo, è quasi impossibile riprendere, almeno così recitano le statistiche. Ha un imitatore in Inghilterra: Mourinho. Antipatico ma vincente tanto quanto Capello, sta strapazzando tutte le rivali in corsa per la Premier League. E, come il tecnico di Pieris, è davanti a tutti nel suo campionato da quando è arrivato alla guida dei blues londinesi. Otto vittorie di seguito per il Chelsea, sei per la Juve dei record di questo primo scorcio di stagione. Sempre primi, da settembre del 2004, uno schiaffo alle speranze dei rivali. Invincibile armata non ha difetti e persino i comprimari come Kovac e Giannichedda fanno un figurone accanto a campioni come Ibrahimovic (foto in alto) Emerson, Vieira e Nedved. Manca Buffon, il migliore al mondo, ma nessuno se n'è accorto sia per le buone prestazioni di Abbiati, sia per le ottime prestazioni che sta inanellando la corazzata bianconera. Che vuole tutto: campionato e anche quella Champions League stregata negli ultimi anni dopo il successo di Roma. Ieri poi sono arrivare altre buone notizie: Ibrahimovic non si è rotto la gamba dopo la terribile entrata di Materazzi. Lo svedesone sta bene, si fermerà qualche giorno per una contusione al ginocchio sinistro, salterà la convocazione della sua nazionale ma alla ripresa del campionato sarà regolarmente al suo posto per riprendere la corsa verso scudetto e Champions (i bianconeri ospiteranno il Messina al Delle Alpi). Trezeguet, invece, dovrà restare fermo 7-10 giorni per una distrazione del muscolo della coscia sinistra. Il rientro nel giro di una ventina di giorni, forse qualcosa meno se il francese riuscisse a bruciare le tappe. Infine Thuram, uscito malconcio dalla sfida contro l'Inter, ha risposto alla chiamata della nazionale e dovrebbe riprendersi durante la sosta dal problema muscolare che lo ha costretto ad uscire domenica notte. Anche Del Piero che l'altra sera sembrava un pesce fuor d'acqua (non per la pioggia, ndr), è felice per la serie di vittorie che fanno pensare che il campionato abbia già espresso in modo definitivo il nome del suo padrone: la Juve, appunto. «Primo tempo decisivo in cui le due reti hanno messo subito le cose in chiaro; altrettanto determinante la ripresa in cui ci sono volute compattezza e l'attenzione di tutta la squadra per difendere il risultato e contrastare la ritrovata verve offensiva nerazzurra». Come a volersi prendere un pizzico di gloria anche lui. Ma i fenomeni che stanno trascinando la Juve sono altri. Ibra su tutti, lo strepitoso Vieira decisivo in fase difensiva e in quella realizzativa, Emerson altruista e umile tanto da mettersi al servizio del francese per il bene della squadra, Thuram e Cannavaro difensori di razza, Camoranesi e Nedved incursori letali per gli avversari. Un complesso perfetto tanto che una radio ha messo una taglia sulla prima squadra capace di battere i bianconeri e riportarli sulla terra. In premio prosciutti, forme di pecorino, bottiglie di spumante ma finora è andata male. Che serva un incentivo maggiore?

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