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di MARCO GRASSI AI RIGORI la Juventus vince il Trofeo Gamper sul campo del Barcellona, ...

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Le stelle non mancano: Ronaldinho è dato in non perfette condizioni fisiche, ma non vuole mancare alla sfida, anche se tra i blaugrana le attenzioni le calamita tutte il giovanissimo argentino Lionel Messi, 18 anni di prepotente ed emozionante talento. Se negli ultimi 15 anni c'è stato qualcuno di avvicinabile al grande Dieguito, quell'uomo può veramente essere Messi. Il quale non si smentisce, e regala accelerazioni, finte, dribbling e perle rare in serie, provocando emicranie (e cartellini gialli) nella retroguardia bianconera. Malgrado ciò, la Juve parte tutto sommato bene e trova praticamente subito il vantaggio, al 10'. Zebina, come già evidenziato nel Trofeo Berlusconi contro il Milan, si trova a meraviglia con Vieira: sulla sua verticalizzazione, il centrocampista ex Arsenal si inserisce in area avversaria sul filo del fuorigioco, controlla bene e carica il tiro, ma viene Oleguer a troncare con un fallo l'azione. Rigore ineccepibile, tira Del Piero, Valdes intuisce, smorza, quasi blocca ma la palla finisce ugualmente nell'angolo alla sua destra. Meglio di così, la partita non potrebbe mettersi per Capello: senza Buffon (in porta fa il suo esordio Abbiati), Thuram, Emerson, Nedved e Zambrotta, i bianconeri possono impostare la gara su contenimento e contropiede. Il Barcellona, in effetti, pur offrendo diverse giocate sublimi, non crea seri pericoli alla porta juventina; la Juve invece sì, al 34' con Del Piero che elude ancora il fuorigioco blaugrana e si trova a tu per tu con Valdes. Ma spreca. Nella ripresa molte sostituzioni cambiano profondamente le formazioni in campo. Fuori tra gli altri Del Piero, Ibra e Ronaldinho, dentro Mutu, Trezeguet e Deco. All'11' Abbiati deve volare per deviare un bel tiro di Van Bommel indirizzato nel sette; Messi continua a folleggiare, e al 22' imbecca alla perfezione Iniesta, che con la difesa bianconera mal piazzata, si invola verso Abbiati e lo batte con un preciso diagonale. Nemmeno il tempo di ragionare, che il Barça trova il vantaggio: da 30 metri, forse più, Van Bronckhorst trova un sinistro secco e potentissimo, che porta il punteggio sul 2-1. Ma la Juve non è ancora finita: al 34' Edmilson interviene in maniera sconsiderata su Mutu, e l'arbitro Rodriguez assegna un secondo penalty. Trezeguet spiazza Jorquera e pareggia i conti. Non ci sono supplementari, si va ai rigori e la Juventus, come detto, conquista il trofeo vincendo 6-4.

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