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Il magistrato blocca i calendari

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Con un ricorso a sorpresa presentato ieri dall'Avv. Biondi al Tribunale Civile del capoluogo ligure ha ottenuto un provvedimento d'urgenza con cui in tarda mattinata il magistrato Alvaro Vigotti ha ordinato alla Figc di sospendere ogni decisione sull'inquadramento delle squadre nelle diverse categorie e il conseguente stop alla formulazione dei calendari della prossima stagione agonistica, stabilendo che le parti (Genoa, Lega e Figc) dovranno comparire dinnanzi a lui martedì 16 agosto per valutare la situazione e, soprattutto, stabilire la validità o meno dell'uso delle famose intercettazioni telefoniche in un procedimento sportivo diverso da quello penale per il quale furono autorizzate. Lo scopo (raggiunto) del ricorso dei legali genoani era quello di ottenere il congelamento di ogni decisione in grado di procurare un danno economico e patrimoniale imminente e irreparabile alla società rossoblu. Danno che il giudice Vigotti ha ritenuto che avrebbe potuto verificarsi con la formulazione delle categorie e dei calendari della stagione 2005-06. Da qui la sua decisione, alla base della quale, scrive, ci sono «l'affermazione della propria giurisdizione per la rilevanza dei diritti che si affermano lesi, la natura privatistica degli atti che si affermano lesivi di tali diritti e degli organi da cui tali atti sono stati posti in essere; la verosimiglianza del buon diritto vantato dal Genoa (c.d. fumus boni iuris) in riferimento alla dedotta violazione da parte degli organi di giustizia sportiva dei principi posti dall'ordinamento statale sull'utilizzabilità delle intercettazioni telefoniche e ambientali in procedimenti diversi da quelli nei quali sono state disposte con conseguente lesione di diritti costituzionalmente protetti e il pericolo nel ritardo in riferimento al grave pregiudizio d'immagine ed economico che deriverebbe al Genoa qualora la decisione degli organi della giustizia sportiva dovesse trovare attuazione con l'esclusione della squadra dal prossimo campionato di serie A». La mossa del Genoa ha colto un po' tutti di sorpresa, compresa la Figc, che nel pomeriggio si è subita riunita per studiare l'ordinanza del giudice Vigotti e che in serata ha fatto sapere con un comunicato che oggi farà conoscere la propria posizione ufficiale in merito. A questo punto si può anche pensare ad uno slittamento dei calendari, con buona pace di tutti quei club che, a diciotto giorni dall'avvio dei campionati (previsto per il 27 e 28 agosto) non sanno ancora contro e chi e dove dovranno giocare. Calcio sempre più nel caos, dunque, con l'estate che diventa la stagione in cui si gioca un altro campionato. Quello delle carte bollate. Ieri, infatti, era anche la giornata del Consiglio di Stato, riunitosi a Roma per esaminare i ricorsi presentati dalle società finora non iscritte ai rispettivi campionati per presunte irregolarità contabili e da Bologna e Figc contro l'ammissione del Messina decretata dal Tar. I verdetti sono arrivati nel tardo pomeriggio: conferma dell'iscrizione del Messina in A e accettazione dei ricorsi di Gela (che aveva un accordo di rateizzazione stipulato nei termini con l'Agenzia delle Entrate) e Torres (forte della sospensione del proprio debito), che potranno essere iscritte alla prossima C1. Rigetto, invece, per tutti i ricorsi delle altre: Benevento, Rosetana, Spal, Imolese, Perugia, Torino e Salernitana, che ora vanno verso il fallimento e ai cui tifosi non resta che sperare nell'applicazione del Lodo Petrucci alle nuove società che dovrebbero subentrare alle vecchie. Per Toro, Perugia e Salernitana, dunque, si comincia a profilare un addio ai vecchi proprietari Cimminelli, Gaucci e Aliberti e una ripartenza con i nuovi in B per i granata e in C1 per umbri e campani. Sempre che, come sembra, queste ultime vengano ammesse al Lodo dal prossimo Consiglio Federale. Respinti anche i ricorsi del Verona contro l'Ascoli (ch

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