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Valentino-show a Donington. Il «dottore» torna a dominare nella MotoGp dopo il terzo posto negli Usa

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Ritto sulle pedane della sua Yamaha blu, mimando il gesto mentre tagliava vittoriosamente il traguardo del Gp d'Inghilterra. Per la settima volta quest'anno, per la settima in carriera nella «sua» Donington Park. Del resto Valentino «London» Rossi almeno questo tributo lo deve alla terra dove risiede fiscalmente. Un gettone graditissimo al pubblico che ha applaudito i suoi ultimi giri sotto al diluvio. Otto al comando, tre a passo di record, nonostante una fredda pioggia battente e l'asfalto viscido, che gli hanno consentito di staccare lo statunitense della Suzuki Kenny Roberts jr. e il brasiliano della Honda Alexandre Barros nell'ultima decisiva parte della corsa. Una vittoria che Rossi ha cercato e voluto fermamente. Battendo la resistenza offertagli per gran parte della gara da Barros, acquanauta della miglior categoria. Il pesarese l'ha seguito a lungo, poi ha rotto gli indugi. Non ne poteva più di vedersi schizzare addosso tutta l'acqua sparatagli dalla gomma posteriore del brasiliano. E lo sfortunato paulista del team Pons, dopo aver tirato l'interminabile fuga, s'è visto poi sfilare di mano persino la piazza d'onore da un Roberts che ha centrato il jolly in una giornata grigia, dopo un lungo periodo nero. Per lui e per la rediviva Suzuki. Un tributo alla sua terra d'adozione avrebbe dovuto versarlo anche Marco Melandri ma il ravennate, saltuariamente residente proprio nelle campagne di Donington quando impegni di lavoro e svaghi glielo consentono, ha rimandato al mittente la cartella esattoriale tuffandosi sull' asfalto dopo poche battute di gara. Prima ancora l'ha fatto Sete Gibernau, che aveva persino preso la testa della corsa e sembrava poter rilanciare le sue ambizioni di vice-Rossi, addirittura due volte Max Biaggi. Il romano pensava di aver trovato un buon assetto per la gara bagnata per poi ricredersi immediatamente. Max è caduto nel primo giro, ripartito è scivolato una seconda volta. Preferendo poi ritirarsi prima di offrire ai 180.000 sparsi su prati e tribune un nefasto tris. A terra sono finiti anche Nicky Hayden, fresco vincitore di Laguna Seca ma amante dell'acqua al pari dei gatti, Troy Bayliss, Ruben Xaus, Shane yrne, James Ellison e, ultimo, Franco Battaini. Proprio la volta che avrebbe avuto una grama possibilità di andare a punti con la sua artigianale Blata-Wcm. Quarto s'è piazzato Colin Edwards, compagno di garage di Rossi, che, complice l'uscita di scena di Melandri, Biaggi e Gibernau, è ora terzo in campionato alle spalle di Valentino e dello stesso Melandri. Dal naufragio si sono salvate le due Ducati: quinta quella affidata allo spagnolo Carlos Checa, sesta l'altra di Loris Capirossi. Peccato, per loro, che non piova tutte le domeniche. La giornata bislacca e una guida saggia hanno portato il torinese Roberto Rolfo a intascare i sei punti del decimo posto, il miglior risultato della stagione per il ducatista di serie B.

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