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Il vincitore: senza Kimi che noia Finlandese deluso ma non molla

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Un sorriso che ha il sapore del ghigno si stampa sul volto di Fernando Alonso, che oggi nel Gp di Germania ha vinto la sua sesta gara della stagione, la settima in carriera. «È una grande vittoria — ha spiegato lo spagnolo — dopo una corsa perfetta ed un grande giorno per me. L'equilibrio della monoposto è stato perfetto, ma fino al giro in cui si è ritirato Kimi non eravamo così rapidi per potergli stare dietro. Aver vinto è stata una bella sorpresa, ma tutti sappiamo che le corse durano 70 giri e che per fare punti bisogna concluderle». Triste, arrabbiato, sconcertato. Tutto questo è probabilmente Kimi Raikkonen. «Che posso dire? — il suo commento a fine gara — È sempre terribile dover abbandonare una gara, soprattutto quando sai di avere un bel vantaggio sul secondo. È la cosa peggiore che mi potesse succedere visto che la corsa semrabava ormai decisa». Prova, però, poi a riprendersi: «Ma le corse sono così, anche se penso di essere stato molto sfortunato». Quindi una promessa: «So che è tutto più difficile, ma aritmeticamente le cose sono ancora possibili. Ora io e la squadra dobbiamo dimenticare quanto è successo e pensare alla prossima gara, quella che si correrà in Ungheria. E poi siamo sempre in corsa per il titolo costruttori».

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