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di DARIO BERSANI CASTELROTTO — Un'offerta seria da parte della società, per questo ...

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A dirlo lo stesso talento barese, che ieri ha vissuto un nuovo scontro con la tifoseria per poi chiarire tutto in un confronto di sue ore all'interno del garage dell'albergo che ospita la Roma. Tutto è cominciato all'inizio dell'allenamento pomeridiano di ieri. Ore 17: il barese fa il suo ingresso nel campo del centro sportivo Laranz. Timido, intanto, si solleva il coro contrario di un'altra parte meno rumorosa del tifo, che ha provato a incoraggiare il barese. Alcuni rappresentanti dei gruppi organizzati della curva sud - Boys, Ultras Primavalle, Ultras Roma - hanno intonato cori astiosi con l'insistenza dei refrain più martellanti: «Cassano come Capello», «Il barese ci porta in B». E ancora: «Chi è contro Spalletti ha la curva contro. Cassano non ti vogliamo più». Per contro, come a sottolineare di aver preso posizione, inni e ringraziamenti a Luciano Spalletti, costretto a voltarsi e ringraziare. Bruno Conti, invocato ripetutamente, si è recato sotto l'area occupata dal manipolo di tifosi, ma a nulla è valso l'invito ala moderatezza. Sul finale della partitella in famiglia Cassano, rimproverato col megafono per non aver concesso autografi ad alcuni bambini, si è avvicinato alla rete di recinzione chiedendo un chiarimento e replicando a voce alta: «Parliamo fuori, da uomo a uomo, in albergo. Mi conoscete, io non mi nascondo: ci metto sempre la faccia». Il rifiuto a giocare in amichevole dopo il declassamento non poteva non lasciare strascichi. Subito sono accorsi Conti, Spalletti e Di Francesco, sedando prontamente l'alterco. La società sta pensando di multare Cassano per l'atteggiamento tenuto sabato scorso: Spalletti e Conti hanno carta bianca nella gestione dello spogliatoio. E una delle realtà incontestabili è che Cassano vive ormai da separato in casa, la decisione dell'allenatore è stata infatti condivisa dalla squadra. A fine allenamento però il barese ha mantenuto la promessa e ha parlato per due ore con quattro rappresentanti della curva giallorossa, ricucendo il rapporto. I quattro rappresentanti della curva hanno fatto sapere che Cassano ha parlato del suo malumore per la decisione di degradarlo da vice capitano e che ha ribadito la ferma volontà di rimanere a Roma, dove ha acquistato casa e ha preso e la residenza. Cassano avrebbe aggiunto che che nessuno riesce a incitarlo come i tifosi della Roma e che lui è pronto a dare tutto per la maglia. Ma soprattutto il barese ha detto che negli ultimi tempi nessuno della società si è fatto sentire per il rinnovo del contratto, che l'unica offerta fattagli a giugno è diversa da quella presentatagli mesi fa, che i soldi non sono importanti e che lui vuole restare ma in presenza di una proposta seria: è pronto ad aspettare fino ad agosto. Intanto ieri a Roma c'era Ernesto Bronzetti, mediatore che potrebbe testimoniare un ritorno di fiamma del Real Madrid: nel caso in cui saltasse l'operazione Robinho scatterebbe un nuovo assalto al barese. Intanto oggi sarà una giornata importante per gli sviluppi del caso Mexes. Stamane alle ore 9 Rosella Sensi sarà in Federcalcio con l'avvocato Conte e la dottoressa Mazzoleni. L'incontro con il presidente Carraro in via Allegri sancirà la nuova alleanza Roma-Figc. Tra il 28 e il 3 agosto si conoscerà l'esito dell'istanza della società, che ha accolto con soddisfazione l'accoglimento da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport della richiesta di riesame della sentenza. Entro mercoledì arriverà anche il verdetto sulla sospensiva dell'indennizzo di 8,5 milioni di euro che la Roma dovrà corrispondere all'Auxerre. Se sarà confermato il primo giudizio della Fifa, la Roma sarà costretta a saldare il risarcimento nelle 24 ore successive. Attesa anche per il consiglio di amministrazione straordinario del pomeriggio, indetto per discutere la strategia da seguire per valutare le contromosse per ribaltare il verdetto che sta bloccando tutte le operazioni di mercato.

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