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Roma a un passo dalla soluzione per il ruolo del portiere: l'ex laziale come vice-Curci

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Finalmente. Entro domani la Roma conoscerà i verdetti del Tas, attesi invano nei primi giorni della settimana. Le cose però cominciano a muoversi, e ieri è stata ufficializzata la prima cessione. Ivan Pelizzoli, dopo quattro anni ha lasciato la Roma e si trova già a Reggio Calabria e da stamattina sarà a disposizione del tecnico Mazzarri. La formula è quella del prestito. Con lui Foti ha stipulato un contratto triennale da 800.000 euro a stagione, di cui il 20 per cento sarà corrisposto dalla Roma. A fine stagione le due società stabiliranno se esercitare il diritto di riscatto. Ceduto Pelizzoli, con Zotti prossimo ad accasarsi alla Samp, appena i tempi lo consentiranno arriverà un altro portiere. Il candidato numero uno ad affiancare Gianluca Curci resta Luca Marchegiani. Il portiere di Jesi non è ancora approdato nella Capitale per via della sentenza della Fifa, che ha rallentato e sospeso molte trattative. «E' qualche tempo che non sento più nessuno della società. Ancora è prematuro per parlare di accordi, ci sono stati dei contatti e adesso resto in attesa di qualche novità». Curci si è espresso in termini elogiativi verso l'ex estremo difensore del Chievo. Marchegiani ricambia i complimenti con una vena di malinconia. «Curci è uno dei migliori portieri della nuova generazione. Mi fa piacere che ieri si sia espresso in termini lusinghieri nei miei confronti. Molti ragazzi mi stimano per quel che ho saputo fare in passato, questo da una parte mi inorgoglisce, dall'altra mi rende triste, perché il tempo passa. Una volta ero io ad ispirarmi ai portieri maturi ed espertià». Proprio per Gianluca Curci, ieri c'è stato a Trigoria un incontro tra Daniele Pradè e Claudio Sclosa, agente della scuderia Sonetto. Argomento, l'adeguamento del contratto promesso al portiere una volta conclusa la complicata operazione con il Palermo. Le parti torneranno a incontrarsi nelle prossime settimane e l'incontro farà da preludio al rinnovo contrattuale: il primo che il ventenne di Castelgandolfo sottoscriverà da professionista. Un'altra trattativa che sta per essere definita è quella per la cessione di Matteo Ferrari all'Everton. Il suo agente Giovanni Corci ha smentito di aver già raggiunto un accordo: «Sono ancora in corso i colloqui con Everton e Charlton. Il cuore di Matteo dice Roma per tanti motivi, fra i quali quello di riscattare la stagione negativa appena passata. Fino all'ultima partita di Coppa Italia contro l'Inter era incedibile per la dirigenza, poi evidentemente sono cambiate le cose. Comunque la volontà della società di cederlo non c'è mai stata: si parla solo di prestito». In dirittura d'arrivo anche l'acquisto di Lima. Tra oggi pomeriggio e domattina Stinà e Pradè si aggiorneranno. Un incontro decisivo, in cui (Tas permettendo) verrà messo nero su bianco in un accordo biennale con un ingaggio di poco superiore ai 600.000 euro a stagione. Intanto non perde quota l'idea Mauro Esposito, esterno d'attacco che piace alla Roma. Nicola Salerno, direttore sportivo del Cagliari, ha però fissato un prezzo poco accessibile. «Esposito è un giocatore molto apprezzato — ha dichiarato a Radio Incontro — si vede anche dalla sua valutazione, che è salita a più di 10 milioni. Alla Roma andrebbe benissimo anche perché è anche un uomo spogliatoio. Per quanto riguarda le eventuali contropartite tecniche, ci sono molti giovani che farebbero al caso nostro: soprattutto Aquilani e Ferronetti, per i quali si può parlare di prestito o comproprietà. La Roma ha contattato Esposito prima della sentenza del Tas, perciò speriamo di ricevere una chiamata non appena si sbloccherà questo embargo». Su Aquilani la Roma non è disposta a trattare. Un'apertura, dunque, soltanto ipotetica.

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