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Domenica prossima il raduno a Trigoria ma prima c'è una rosa da sfoltire

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Per la Roma, questo sarà l'ultimo week-end di riposo prima della ripresa. Di riposo e soprattutto di attesa. Perché la società aspetta entro mercoledì il doppio pronunciamento del Tas di Losanna in merito all'indennizzo da corrispondere all'Auxerre e sulla agognata riabilitazione ad operare nel mercato in entrata. L'organico che si ritroverà domenica prossima a Trigoria sarà composto da una lista con tanti asterischi, perché il materiale umano che Luciano Spalletti avrà a disposizione nel ritiro di Castelrotto potrebbe subire importanti modifiche in corsa. Gli interrogativi principali, neanche a dirlo, riguardano Cassano e Mancini. Per entrambi, gli ultimi giorni non hanno fatto registrare novità sostanziali ed è ormai probabile che entrambi siano regolarmente presenti in Trentino per cominciare la preparazione, in attesa di sviluppi. In queste ore la Roma sta ultimando le lettere di convocazione. Domani il gruppo sarà anticipato dal raduno dei tre arrivi sub-iudice (Taddei, Kuffour, Nonda), oltre ad Aquilani, Cerci e Simonetta, che avevano concluso anticipatamente la scorsa stagione per infortuni ora smaltiti. Cinque giorni dopo sarà la volta di dieci difensori, nove centrocampisti e sei attaccanti. In aggiunta, c'è il capitolo portieri. Al momento attuale la rosa ne prevede tre. Ma considerando Pelizzoli già accasato in riva allo Stretto (entro domani arriverà la firma con la Reggina) e Zotti vicino alla Samp, resta il nome di Gianluca Curci: presente e futuro della porta romanista. Al fianco del ventenne di Castelgandolfo in dirittura d'arrivo la trattativa per Marchegiani, il cui acquisto sarà perfezionato entro giovedì, non appena la società avrà ricevuto la probabile comunicazione dell'avvenuto sblocco sul mercato. Senza contare gli estremi difensori, dicevamo, venticinque unità. Una rosa eccessiva, da sfoltire. Spalletti intende puntare su un nucleo di venti-ventuno elementi. In difesa, in cima alla lista dei partenti, c'è Matteo Ferrari. La cessione all'Everton è stata virtualmente conclusa, congelata solo dall'embargo deciso dalla Fifa. A parte gli intoccabili per scelta (Chivu, Mexes, Cufrè) e quelli resi tali dall'entità dell'ingaggio (Panucci in primis), in cerca di sistemazione restano Abel Xavier e Sartor. I due inizieranno a lavorare con i compagni e non è escluso che possano accasarsi altrove anche a gennaio. Per Sartor si tratterà del secondo ritorno nella Capitale dopo i due prestiti di Ancona e Genova. Ancora controversa la situazione di Dacourt. Nonostante i molti interessamenti di club inglesi, l'intenzione del francese è quella di restare e la società intende assecondare la richiesta del tecnico di trattenerlo. Con Dacourt e la probabile conferma di Tommasi, ci sarà il via libera per Matteo Brighi, girato al Genoa o alla Reggina nell'affare Mozart. Alla corte di Mazzarri potrebbe finire anche Scurto, richiesto anche da Parma e Fiorentina. Conteso anche Daniele Corvia, da tempo nel mirino di Reggina e Siena. Ma il ventunenne di Largo Preneste non disdegna di rimanere come quinta punta, in attesa di piazzare l'altro innesto che completi il reparto con Totti e Montella. Solo transito infine per Daniele Galoppa e Alessandro Tulli, tornati alla base per fine prestito, che potrebbero essere confermati per un altro anno alla Triestina, rispettivamente in prestito e comproprietà. Nelle due settimane di preparazione saranno presenti anche i migliori ragazzi dell'ultima annata. Un premio per la splendida stagione scorsa del settore giovanile - culminata con lo scudetto Primavera - ma anche l'occasione di Spalletti per valutare le prospettive dei giocatori più pronti al grande salto. Aggregati alla prima squadra saranno probabilmente Briotti, Freddi, Cerci e Simonetta. Anche Okaka ha qualche possibilità di partire per il ritiro precampionato. Anche il neo allenatore è curioso di conoscere e valutare il centravanti non ancora sedicenne, autentico mattatore della fase finale del campionato vinto dalla squadra di Alberto De Rossi.

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