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Weening la spunta al fotofinish. Armstrong soffre ma resiste

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Le quattro salitelle poste nei primi 50 km della tappa invitano senz'altro all'azione. Si lasciano tentare dalla voglia di andare in fuga uomini importanti e vicini in classifica come Hincapie (compagno di Armstrong) e Voigt (compagno di Basso). Con loro ci sono Kashechkin, Casar e Rasmussen. La T-Mobile di Ullrich e Vinokourov non riesce invece a inserire un suo uomo nell'azione, e allora è costretta a inseguire a tutta per annullare il tentativo. Al km 66 i fuggitivi si rialzano tutti, a parte Casar, che resta in testa e viene raggiunto da Sorensen, Cancellara e Hushovd. Ma anche quest'azione non trova spazio, e solo Sorensen resta in testa al km 127 (su 231 di gara). Al km 140 l'uomo della Csc viene raggiunto da Weening, Commesso, Vasseur, Jalabert, Flecha e Scholz, e la fuga stavolta va. Al km 202 si arriva al Col de la Schlucht, lungo ma abbastanza facile. Gli attaccanti hanno ancora 2'30" sul gruppo. Weening stacca i compagni di fuga al km 204, nel plotone è Vinokourov che infiamma la corsa scattando al km 208 (meno 23). Risponde Savoldelli (gregario di Armstrong), ma il kazako ci riprova, e il gruppo si screma. Lance resta a quel punto senza compagni. Parte Moreau, e il texano non riesce a tenere subito le ruote dei migliori (Vinokourov, Ullrich, Valverde e Basso, oltre allo stesso Moreau). Anche Ullrich piazza il suo scattino. Intanto in fuga è rimasto solo Weening che ha ancora 30" di vantaggio. Armstrong si riporta sui più forti, il gruppo si infoltisce con tutti i big della classifica, anche se la maglia gialla è sempre senza compagni. Al km 210 attacca Klöden, che va via e riprende Weening proprio in cima alla salita, al km 216. Il margine sugli immediati inseguitori è risicato, ma i due riescono a conservare quei pochi secondi fino ai 4 km dal traguardo, quando prendono definitivamente il largo. La volata tra i due è da brivido: arrivano esattamente appaiati, nessuno esulta, solo il fotofinish scioglie i dubbi e premia Weening, che prevale per uno o due centimetri. Ma Klöden è contento lo stesso, visto che, tra vantaggio reale e abbuono di 12", recupera 39" su Armstrong e torna a tutti gli effetti in classifica. Tra gli italiani, con Basso chiudono nel gruppo dei migliori Garzelli, Pellizotti, Frigo e Piepoli. Qualcuno di loro potrà provare ad attaccare oggi, nella nona tappa: da Gérardmer a Mulhouse (171 km) le salite non mancano (quattro colli di terza categoria, Le Grand Ballon di seconda e Le Ballon d'Alsace di prima), peccato che l'ultima, la più dura, scollini a ben 56 km dal traguardo: ciò la sterilizza un po', ma il gruppo ha voglia di fare, e quindi occhio ai ribaltoni.

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