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Caterpillar Agassi vola in semifinale Passa anche Nadal

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Internazionali, oggi per l'americano sfida con l'argentino Coria

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Dopo di lui il più anziano giocatore del torneo, Davide Sanguinetti, ha due anni e mezzo di meno. Agassi ha giocato per la prima volta al Foro Italico nel 1988, ha perso in finale nel 1989 dopo aver mancato un match-point nel quarto set contro l'argentino Alberto Mancini, ha vinto finalmente nel 2002 dominando il tedesco Tommy Haas e concludendo il torneo senza cedere un set. Non gli sarà facile ripetersi e non solo perché sono passati tre anni ma perché sul suo cammino ci sono due specialisti della terra come Guillermo Coria (che ieri ha piegato come da pronostico lo spagnolo Fernando Verdasco per 3-6 6-3 6-3) e Rafael Nadal. Tuttavia il suo cammino verso la semifinale è stato particolarmente spedito se è vero che in quattro incontri Agassi non ha perduto un set cedendo la miseria di 27 giochi. Soltanto Ivan Ljubicic lo ha costretto al fastidio di un tie-break. Ieri Agassi aveva di fronte in Dominik Hrbaty un avversario con il quale aveva un bilancio in parità (due vittorie per parte) che comprendeva una successo in quattro set nella semifinale del Roland Garros del 1999, l'anno in cui vincendo a Parigi Andre è entrato nella storia del tennis perché è diventato il quinto giocatore (dopo Laver, Budge, Emerson e Perry) a vincere almeno una volta le quattro prove del Grande Slam. Il ricordo di quel lontano incontro parigino nel quale la pioggia, spezzando il match in due ha certamente aiutato Agassi, e la necessità di spendere poche energie hanno consigliato al campione di Las Vegas la maggiore attenzione possibile anche se era difficile mantenerla a causa del forte vento. Proprio questa difficoltà supplementare ha fatto la differenza perché Hrbaty ha sofferto molto di più le condizioni in una partita nella quale, su 18 games, ci sono stati ben nove break. Agassi si è sbrigato in 71 minuti con un doppio 6-3. Quando vanno in campo due spagnoli la battuta che circola negli spogliatoi è che bisognerebbe dar loro le chiavi dell'impianto e pregarli di spegnere le luci e di telefonare il risultato. Le previsioni di una partita chilometrica stavano però per essere smentite quando David Ferrer ha vinto il primo set ed è andato 3 a 0 nel secondo. Qui però ha probabilmente creduto di aver già vinto consentendo ad Alberto Martin di vincere il secondo set e di portarsi 5 a 2 nel terzo set. Non solo ma Martin ha avuto ben quattro match point, non li ha sfruttati ed alla fine ha vinto Ferrer., come voleva il pronostico. La Spagna, i cui giocatori hanno vinto tre delle ultime quattro edizioni del torneo, avrà comunque un finalista perché Ferrer incontrerà oggi in semifinale Rafael Nadal il quale ha ceduto al ceko Stepanek il primo set ma ha reagito con la severità necessaria lasciando al suo avversario un solo game in ciascuno degli ultimi due set. Ho avuto l'impressione che Stepanek fosse già soddisfatto di aver vinto il primo set e questo fa pensare che Nadal abbia già creato nei suoi rivali una situazione psicologica che certamente lo aiuterà a vincere molte altre partite. Al momento Nadal è in serie positiva da 15 incontri. L'ultima sconfitta l'ha subita nei quarti di finale del torneo di Valencia dal russo Andreev pochi giorni dopo aver sfiorato la vittoria contro Federer nella finale di Key Biscayne.

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