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Ora la Lazio balla sulle punte

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La Lazio incerottata, che va a Lecce senza quattro titolari, vive il paradosso d'un problema d'abbondanza da gestire: l'attacco. Papadopulo ha tre soluzioni per una maglia, deve scegliere il partner di Rocchi senza urtare i sottili equilibri all'interno dello spogliatoio e cercando di non sbagliare l'applicazione del turn-over. Di Canio, Muzzi e Bazzani: stavolta non ci sono infortuni galeotti, capaci di ridurre la rosa delle opzioni. Anche il bomber di Morena, rientrato in grande stile contro Livorno e Bologna (due gare sei punti e un gol) ha smaltito la botta ricevuta contro i rossoblù e rientra nel novero dei papabili. Il retroscena: domenica il tecnico ha comunicato l'esclusione a Bazzani un'ora prima della partita. Sarebbe comunque stata staffetta tra lui e Di Canio ma le riflessioni dell'ultima ora avevano indotto l'allenatore a puntare dall'inizio sull'idolo della Nord, tra l'altro sostituito senza neanche attendere il rientro in campo delle squadre. Nelle ultime quattro partite il tecnico ha scelto prima Muzzi (per due gare, Livorno e Bologna come detto), poi Di Canio (per altre due, Cagliari e Juve). Bazzani non gioca titolare dal 19 marzo con il Siena: con il Lecce dovrebbe scattare nuovamente il suo turno. L'indicazione preliminare dovrebbe arrivare in giornata, nel corso della partitella in famiglia. Papadopulo dovrà poi pensare a rivoluzionare la difesa, priva di Oddo e Siviglia, e anche dell'eventuale jolly Emanuele Filippini, già impiegato come cursore mancino di difesa. L'ipotesi più accreditata parla di Couto-Zauri centrali con Lopez a destra (sicuro) e Seric esterno mancino. In realtà esiste un'alternativa: Lequi. Il centrale argentino non gioca però una partita da dicembre: in questo primo scorcio di 2005 non s'è ancora visto protagonista. Papadopulo l'ha provato in qualche occasione anche da esterno. Talamonti, invece, è ko: la botta al ginocchio rimediata nello scontro con Peruzzi lo terrà fuori dalla sfida con i salentini. Il portiere potrebbe farcela, ma anche Sereni è sulla via del completo recupero. A centrocampo si rivedrà invece Liverani, dopo due gare in naftalina: sarà lui a guidare il centrocampo, Giannichedda sarà chiamato a coprirgli le spalle. A destra Antonio Filippini prenderà il posto del gemello Emanuele, tra i migliori in campo contro la Juventus. Così Papadopulo: «Non dobbiamo piangere per le assenze, Lecce può essere un banco di prova per chi finora magari ha giocato meno. Vogliamo un risultato positivo ma sappiamo che serve anche a loro. È una partita difficile perché loro non possono proprio permettersi di perdere. A quota 42 si può correre ancora qualche rischio, ci mancano due punti per la salvezza e ci auguriamo di farli il prima possibile». Magari già a Lecce. Capitolo-società: ieri lungo summit a Villa San Sebastiano con il Coni per trovare l'accordo sul pregresso in vista dell'ok per la licenza Uefa. C'è un'intesa di massima per la rateizzazione in 24 mesi dei debiti, che ammontano a circa 3 milioni. L'ipotesi alternativa parla di sconto sul totale con pagamento immediato. La cifra è comprensiva di danni. Per quantificare l'ammontare degli stessi (fonte di attrito tra le parti negli ultimi giorni) potrebbe anche essere decisivo il parere di un arbitrato davanti al Tribunale. Dettagli che saranno perfezionati in giornata.

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