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FENOMENO IN BRASILE: IPOTESI SEQUESTRO

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Lo slogan, efficace, traccia il solco tra la Lazio delle ultime due sconfitte, leggi Palermo e Samp, e quella da ritrovare, magari attingendo dai sempre attuali fotogrammi del derby. Papadopulo mutua le immagini dello strabiliante 3-1 della Befana per immaginare la squadra destinata a lanciare l'assalto alla Reggina (ore 15, Sky Calcio 4). Senza fini dicitori, perché Dabo è squalificato e dopo Liverani s'è bloccato anche Di Canio: un colpo alla caviglia (rimediato giovedì nella partitella con gli Allievi) non permetterà all'idolo della Nord di scendere in campo. Il tecnico va oltre: «Voglio rivedere a Reggio la Lazio con lo stesso spirito con il quale ha giocato il derby, una squadra capace di metterci cuore, grande spirito di sacrificio e unità d'intenti. Il gruppo che scenderà in campo farà in modo di non far avvertire queste defezioni. Mancherà un regista a centrocampo, cercheremo di sfruttare meglio le corsie esterne e speriamo soprattutto che questa volta gli episodi siano a nostro favore». Vuole il risultato pieno, Papadopulo, per questo riduce a più miti consigli l'emergente Mazzarri, una vecchia conoscenza, perché lo ricorda ancora giocatore alle sue dipendenze quando la causa comune si chiamava Acireale. «Spero che il maestro rimanga il maestro», ammonisce simpaticamente, tanto per mettere in guardia l'allievo. Sarà una Lazio con meno fosforo, quindi. Rosa ridotta all'osso, solo diciannove convocati, compresi i giovani Sannibale e Angeletti e il terzo portiere Casazza: fuori gli argentini Lequi e Gonzalez, bocciature senza ritorno. Sarà 4-4-2 ma con un paio di dubbi da sciogliere nell'immediata vigilia: perché Oscar Lopez ieri è stato provato al posto di Seric per il ruolo di esterno sinistro, mentre Bazzani è in ballottaggio con Pandev per il ruolo di partner di Rocchi. Papadopulo sta infatti meditando sull'opportunità di concedere fiducia a un giocatore (Seric) con le valigie già a Brescia: si riflette sul rilancio dello spagnolo, che in settimana è stato bloccato mentre era sulla strada di Siviglia. In attacco il dubbio è di natura tattica. Pandev garantisce meno punti di riferimento rispetto a Bazzani (potenzialmente favorito) e potrebbe costringere Mazzarri a rivedere atteggiamento e modulo. Papadopulo alimenta il dubbio: «La verità la saprete solo pochi minuti prima della gara: senza dimenticare che mercoledì c'è un'altra partita quindi dovremmo alternare le forze». Il tecnico non si fida e lo dice a chiare note: «Non sarei stato tranquillo neanche se avessero steccato contro l'Udinese, figuriamoci dopo quella bella vittoria. Noi però non ci accontentiamo, andremo lì per vincere. Non mi rassegno al fatto di parlare solo di salvezza». La Lazio prova a ripartire.

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