Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Olimpico verso l'esaurito per la notte del derby tra Lazio e Roma (Sky Sport 1, 20.30)

default_image

  • a
  • a
  • a

La città, in termini sportivi, ha firmato una pesante cambiale: con l'indignazione per la proposta di spostare al pomeriggio il derby capitolino dell'Epifania, con l'implicita promessa di cancellare tutte le brutture di una serata infame. Una serata che, per esclusiva responsabilità di pochi facinorosi, colpevoli anche di intollerabile premeditazione, aveva offerto al mondo un'immagine infelice della Capitale. Ma la maturità del pubblico, poco importa a quale sponda appartenga, deve essere anche incoraggiata e confortata. Purtroppo, la vigilia non ha regalato segnali incoraggianti: per il tentativo, magari anche comprensibile, di trasferire i toni agonistici in una dimensione inaccettabile, ma anche per l'ingenuità di chi non ha saputo sottrarsi alla tentazione della replica, con un effetto domino francamente sgradevole. Voglio dire che sarebbe stato sufficiente ridurre le sparate del buon Paolo Di Canio a soliloquio puro e semplice, per svelenire radicalmente l'atmosfera della vigilia e riconsegnare l'evento alla sua dimensione sportiva: e sia pure all'altezza dell'agonismo che ogni partita suggerisce e che un derby pretende. Di una dialettica accesa, e poi con quel precedente che tuttora brucia, non si avvertiva l'esigenza: resta dunque la speranza che sia comunque il buon senso a prevalere, senza margini di manovra per le minoranze becere. Quello che stasera va in scena all'Olimpico è un derby un po' anomalo rispetto alle edizioni più recenti, che hanno visto le due squadre della Capitale giocare per importanti interessi di classifica e non più, come a lungo era stato sofferto dalle due tifoserie, l'episodio di un giorno, a non altro riconducibile se non a una questione di effimero prestigio cittadino. La Roma ha vissuto un avvio di stagione da autentico incubo, del quale sarebbe superfluo ripercorrere le tappe. Con molta pazienza sembra avere rimesso insieme i cocci, dopo avere pagato dazio pesante con l'addio all'Europa, l'umiliazione di una Champions a porte chiuse, una classifica divenuta perfino allarmante. Da qualche tempo, nonostante perduranti assenze di non trascurabile rilievo, Del Neri ha presentato in campo, con i suoi fuoriclasse a lungo avviliti dall'emergenza, una squadra, cominciando così ad onorare le promesse espresse da una carriera garante soprattutto di gioco e di rigore tattico. Anche se peserà l'assenza di Montella, che molto ingenuamente si è guadagnato la squalifica, la Roma sembra avviata a inseguire concretamente le residue ambizioni che la stagione ancora le propone, dunque una posizione finale per un futuro europeo prestigioso. La Lazio, orientata da un risanamento economico doloroso ma indispensabile, si era affidata a un tecnico di casa, ricco di umanità e di qualità tecniche, forse non del tutto gradito ai senatori della squadra. Non va dimenticato che, mortificata da una classifica che non le appartiene, per censo e per storia recente, aveva saputo comunque giocarsela alla pari con le due mattatrici del campionato. Non l'hanno premiata i risultati in maniera adeguata, dunque Mimmo Caso ha concluso la sua missione impossibile, così che per la prima volta un derby vedrà in panchina un nuovo arrivato, quel Papadopulo che però alla Lazio era stato già legato, da solido difensore. Anche in presenza di defezioni pesanti, il tecnico toscano sembra in grado di porre dei problemi non indifferenti alla rivale che la carta vorrebbe favorita: e basterà ricordare gli stenti della Roma a Siena nella scorsa stagione. I tradizionali umori della stracittadina vengono dunque a riproporre l'equilibrio, anche se non sembra lecito attendersi grosse sorprese di ordine tattico. La Roma che, recuperato Panucci, si affiderà al modulo premiato dalle ultime uscite, la Lazio con qualche improvvisazione in difesa ma decisa a ricucire il teorico gap con la velocità, l'aggressività e l'attenzione che l'impegno pretende. Se tutti terrano la testa a posto, potremo anche avere una bella partita e uno spettacolo in grado di cancellare u

Dai blog