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Tommasi fa sorridere la Roma

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C'è da giurare che Luigi Del Neri si sia stropicciato gli occhi nella seduta di allenamento di ieri mattina, vedendo in campo un tale assembramento di effettivi a disposizione. Tra giovani aggregati alla prima squadra, recuperati e recuperabili, per la prima volta dall'inizio di questa stagione la Roma si è potuta allenare con l'organico quasi al completo. Assenti solo Cufrè, impegnato con la nazionale argentina nell'amichevole di Barcellona e Mido, ancora alle prese con problemi relativi al visto, che gli hanno impedito di rientrare in tempo per la ripresa della preparazione. Tanta palestra invece per Christian Chivu, che ieri si è presentato a Trigoria senza le inseparabili stampelle, che lo accompagnano ormai quasi senza soluzione di continuità dallo scorso mese di luglio. Regolarmente in campo con il gruppo Mancini, Pelizzoli e Dacourt; mentre D'Agostino, toccato duro in una fase tattica del possesso palla, ha abbandonato l'allenamento claudicante. Migliora di giorno in giorno, invece, Simone Perrotta. Il centrocampista calabrese ha svolto lavoro atletico in palestra, prima di raggiungere i compagni. Per lui, soltanto corsa leggera e primi contatti con il pallone che però, a una settimana dal derby, autorizzano un cauto ottimismo. A proposito di centrocampo, chi sembra davvero aver voglia di stupire è Damiano Tommasi, che ieri ha disputato la prima delle due partitelle in famiglia. Con tanto di «fratino» arancione d'ordinanza, la barba incolta a ricordare quel Tommasi stratosferico dell'annata scudetto. Tanto pressing, qualche sortita offensiva e perfino qualche accenno di tackle. Per un giocatore che cinque mesi fa vedeva seriamente a rischio la propria carriera, un grande risultato. Anche se parziale. Lo staff sanitario giallorosso ha stilato un dettagliato piano di recupero che dovrà osservare e rispettare una serie di tappe obbligate. I medici della Roma avranno anche l'ingrato compito di frenare il suo entusiasmo, per evitare di incorrere in possibili ricadute o guai muscolari. Per ora l'articolazione sta fornendo indicazioni confortanti, ma è stata programmata tutta una serie di controlli medici che daranno progressivamente il quadro della sua situazione clinica. «Il mio rientro? In primavera». Nelle sue parole c'è tutta l'incertezza — e la speranza — per una data che potrebbe anticipare le previsioni formulate dopo la lesione complessa dei legamenti del ginocchio destro.

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