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Ghedina record: 151 discese in Coppa del Mondo

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«Smettere? Non ci penso proprio, sarò in pista almeno fino a Torino 2006. Arriverò a quota 170»

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Le previsioni annunciano l'ennesima sfida tra Austria e Usa. Ma per l'Italia e per il suo leader della velocità Kristian Ghedina sarà comunque un giorno di gloria: il 35enne cortinese domani disputerà infatti la sua 151/a discesa. È un record assoluto che fà entrare Ghedina nell'Olimpo degli uomini jet. Kristian Ghedina, uno dei più simpatici e bravi atleti del circo bianco, gareggiò per la prima volta in Coppa del Mondo nella discesa austriaca di Bad Kleinkirchheim nel gennaio 1988. Due anni dopo, fresco ventenne, vinse la discesa sulla sua pista di casa, la Olimpia delle Tofane di Cortina d'Ampezzo. Da allora in discesa ha vinto 12 volte ed una volta anche in superg. Non bastasse, nelle due discipline ha conquistato altri 19 secondi e terzi posti. Ai Mondiali è stato medaglia d'argento in combinata nel 1991, argento in discesa nel 1996 e bronzo nel 1997. Alle Olimpiadi, per sfortuna sua e dell'Italia, medaglie non ne ha mai prese. «Ma non è ancora detta l'ultima parola perchè a Torino 2006 una medaglia la voglio prendere», ha annunciato baldanzoso Ghedina con il suo solito allegro sorriso. Il cortinese, infatti, non ha intenzione di smettere. «Fino a Torino 2006 gareggerò sicuramente e - dice - di discese arriverò a farne circa 170: un record che difficilmente qualcuno potrà togliermi». Per Ghedina - animo pazzariello a cui piace il rischio e che si diverte come un matto sugli sci ma anche nel più spericolato motocross - la carriera non è stata tutta rose e fiori. Gli incidenti per lui sono stati una costante: fratture di ogni genere, qualcuna anche mentre faceva capriole spericolate; incidenti d'auto con 3 giorni di coma vigile; dolori alla schiena ricorrenti; pubalgie lancinanti. Ma lui non ha mai mollato, ha sempre ricominciato da capo, sempre rischiando l' osso del collo. L'ultimo spettacolo lo diede l'anno scorso a Kitzbuehel quando - per divertirsi e per divertire il pubblico - fece una spettacolare spaccata in volo sull'ultimo salto della pista Streif mentre viaggiava a 130 km all' ora. Due settimane fa, regalo della buona sorte, mentre gareggiava in Val Gardena, si trovò davanti un capriolo. Ma oggi sulla Stelvio di Bormio - 3 km massacranti di salti, curve e diagonali - sarà un' altra musica. Ghedina non ha mai amato questa pista. Lui ha bisogno di visibilità perfetta per dare il massimo. I tanti passaggi in bosco e in ombra della Stelvio gli danno fastidio. «Ieri, nel tratto finale, hanno acceso anche i riflettori. È andata un po' meglio», racconta Ghedina che ha chiuso l'ultima prova cronometrata con un 16/o tempo in 1.55.42. Il più veloce è stato l'austriaco Johann Grugger in 1.54.57 davanti al canadese Erik Guay in 1.54.72. Poi, a sorpresa, il 3/o tempo è andato al giovane altoatesino, classe 1981, Stefan Johann Thaney. Altri due azzurri hanno poi ottenuto tempi dignitosi: Peter Fill 10/o in 1.55.25 e Patrick Staudacher 14/o in 1.55.37. La gara di oggi è l'ultima del 2004 ed è anche l'ultima prova test sulla pista Stelvio che tra un mese ospiterà i campionati del mondo.

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