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ORE Fazio: «Quante ore lavora al giorno?».

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Mia moglie dice sempre che sono instancabile e proprio a lei confessavo qualche giorno fa che dopo una partita mi sento svuotato, stravolto, annullato. Passioni fortissime». (Aurelio De Laurentiis) ITALIANI «Sono diventato italiano nelle piccole cose. Qui ho imparato a curare i particolari. Quando ero a Kiev, ad esempio, non pensavo a quello che avrei dovuto mettere uscendo di casa. In Italia, invece, devi stare attento a come ti vesti, a quello che dici, dove ti vedono e con chi stai parlando». (Shevchenko) TUTE «Ha ordinato anche tute scozzesi, che nessuno mette e fatichiamo a regalare. Non le vuole nessuno». (l'ultima di Totti contro Capello) REGALI «Il maggiore riconoscimento? Quando il proprietario della mitica Gleason di New York mi ha regalato la maglietta della palestra. Non perché la maglietta ha valore, ma perché lui è ebreo». (Paolo Vidoz) REGALI/2 «Non penso al traguardo storico dei 19 gol raggiunto da Chevanton in serie A la scorsa stagione: certo, se Zeman e i compagni mi dovessero spingere sulla strada di quel record, potrei davvero sognare un regalo speciale dal presidente Rico Semeraro. È giovane, come me, e sa bene che mi piacciono le belle auto: sinora mi sono potuto consentire una simpatica Mini Cooper...». (Valeri Bojinov) BRIVIDI «M'è capitato di allenare facendomi il segno della croce andando al lavoro, con una società che poteva darmi poco o nulla e sperando ci aiutasse la fortuna. Quando mi vedo, ora, nel mio spogliatoio personale con frigobar e Sky-tv, ripensando ai vetri rotti di quegli stanzoni senza luce, freddi e bui, ho i brividi». (Mario Somma, tecnico dell'Empoli) PERCENTUALI «Un allenatore alle prime armi come me dovrebbe guadagnare il giusto. Ma molto in base ai giocatori che valorizza. Se il valore di una squadra è di dieci milioni e io, a fine stagione, lo porto a cento, mi spetta la percentuale. Pensate all'Udinese». (Angelo Gregucci)

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