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Roma, Totti-Cassano per spiccare il volo

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Del Neri: «Possiamo vincere con chiunque. Doping? Prima aspettiamo la sentenza, ma io avrei saputo...»

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È questa la buona notizia per Del Neri (che ai due non avrebbe rinunciato nemmeno con la pistola alla tempia) in vista del posticipo di questa sera all'Olimpico contro la Samp di Novellino (Sky Sport 1 ore 20.30). Il capitano è già tra gli abili e arruolati, mentre per il talento barese bisognerà aspettare il provino di questa mattina. Prima di andare allo stadio Cassano proverà a forzare il flessore infortunato giovedì e si deciderà se utilizzarlo per quella che è divenuta una partita fondamentale per il rilancio in campionato della Roma. Del Neri comunque è ottimista: «Cassano sarà della gara al novanta per cento» che detto da lui lascia spazio a un timido ottimismo. Con Cassano «dentro» sfuma l'ipotesi di un ritorno di Delvecchio titolare. La Roma che giocherà stasera all'Olimpico sarà la stessa vista sabato scorso a Siena per l'antica teoria che squadra che vince non si cambia. Unica novità, per motivi di forza maggiore, l'ingresso di Aquilani al posto dello squalificato De Rossi. Confermata la difesa a tre con Dellas ancora titolare tra Panucci e Ferrari. A centrocampo assieme ad Aquilani giocheranno Perrotta nel mezzo con Mancini a destra e Cufrè a sinistra. Davanti ancora il tridente stellare Cassano-Montella-Totti: col capitano a un passo dal diventare il giallorosso più prolifico di tutti i tempi. Ma proprio all'ottimismo il tecnico giallorosso vuole fare attenzione. La Samp non è avversaro da prendere sottogamba. «È una squadra tosta, con una difesa ferrea e un centrocampo dai piedi buoni. Hanno individualità e sono abituati a lottare: sarà una partita maschia. Sono una squadra da combattimento, ma la Roma può tenergli testa». Nussun dubbio quindi sull'esito della gara qualora la Roma giocasse da Roma. «Noi abbiamo ritrovato l'equilibrio, ma niente voli pindarici: cerchiamo solo di continuare a giocare il nostro calcio. Sono sicuro che domani (oggi, ndr) non sbaglieremo partita». Già, saprattutto in considerazione del fatto che adesso Del Neri, oltre al gioco ha ritrovato anche diverse individualità finora scomparse. «Ferrari? Non avevo dubbi su di lui — spiega Del Neri — non poteva essere quello. Ora anche lui ha ritrovato la giusta serenità e fiducia in se stesso. Ma tutta la difesa va meglio, è più protetta: è un miglioramento di tutto l'assetto della squadra. Diciamo che ora, rispetto al passato, abbiamo le idee molto più chiare». Del Neri ci crede e non pone limiti alla provvidenza. «Dove arriveremo? Chissà, il calcio è uno strano sport. Adesso puntiamo ad arrivare più in alto possibile, sono convinto che questa Roma ha molte potenzialità: possiamo vincere con chiunque». Ma Del Neri è andato oltre il calcio giocato, spiegando la sua su doping, amministrativo e non. Passa vago sul processo alla Juve. «Non mi piace parlare di cose che non conosco — attacca il giallorosso — e aspetterei la sentenza definitiva prima di dare un giudizio. Comunque se il mio medico avesse dato qualcosa a un mio giocatore, io lo avrei saputo. Con lo staff medico ci deve essere un rapporto di fiducia». Come dire, la Juve non poteva non sapere. In chiusura un passaggio sul nuovo filone aperto dalla procura di Roma riguardante il falso in bilancio e le plusvalenze operate da moltissime società di serie A e B. «Sono convinto — ha detto Del Neri in riferimento all'iscrizione nel libro degli indagati del presidente Sensi — che la Roma ne uscirà pulita».

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