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Rabbia Barrichello «Sato, un dilettante»

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Fino ad oggi siamo 6-0 per Michael. Spero si stanchi di vincere sempre». È una battuta, quella di Barrichello, cui segue la rabbia verso Takuma Sato: «Si è comportato da dilettante, è stato poco professionale. Ha provato a passarmi nell'unico posto dove non doveva farlo. Non gli ho nemmeno chiuso la porta, per fortuna l'ho sentito arrivare. C'è stato il contatto e ho perso qualcosa dalla vettura, ma per fortuna mancava poco alla fine e sono riuscito ad arrivare al traguardo. Era più veloce di me, mi avrebbe passato, ma ha scelto il momento e il posto sbagliato». Perché ha scelto due soste? «Perché obiettivamente Michael era più veloce di me. Potevo prendere il secondo posto della griglia, per altro nel lato sporco della pista. Non mi avrebbe dato un vantaggio, poteva darmi brutte sorprese. Scelgo strade diverse per provare a fare meglio di lui. È stata una buona strategia, mi ha portato dalla settima piazza al secondo posto. Evidentemente non abbastanza buona per battere Schumacher. Però dopo di lui sono stato il migliore e questi otti punti sono preziosi». È il più vicino a Schumacher, ma la sensazione è che rispetto a un anno fa si sia allontanato da lui: «Michael ha aperto la stagione alla grandissima, è stato eccezionale sia in gara sia in qualifica, sempre davanti. Io continuerò a provarci. Come oggi, quando ho spinto con tanta benzina, a costo di danneggiare le gomme». Il distacco è di 14 punti: «Mancano ancora 11 gare, è tutto da giocare». Infine il lutto: «L'ho messo al braccio soprattutto per Andrea Agnelli. Suo padre era un amico, ma Andrea ce l'ho nel cuore. Penso a lui e alla sua famiglia».

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