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L'EMOZIONE DEL VINCITORE

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«Non riesco ancora a rendermi conto»

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Sono presenti i suoi genitori, travolti dall'insolito destino del loro figliolo; la mamma è sempre la mamma: «Damiano ci ha regalato un sogno stupendo». Con lei sono d'accordo i tanti tifosi giunti da Verona a festeggiare il campioncino in rosa. Simoni non è del tutto su questa lunghezza d'onda, ma abbozza: c'è il patron della Saeco, Zappella, c'è un Giro vinto comunque dalla sua squadra, c'è in prospettiva un Tour da correre (si spera) da protagonista (e senza Cunego tra i piedi...), e quindi Gilberto rende palese la pace fatta col giovane Damiano. Il trentino sale sul podio insieme al ragazzino in maglia rosa, prende la coppa e lo premia, gli prende il braccio e glielo solleva in segno di vittoria, lo innaffia abbondantemente di champagne, e poi arrivano i compagni di squadra a portare in trionfo entrambi i duellanti. Una bella scena, suggellata dalle dichiarazioni dello stesso Simoni: «Faccio i complimenti e gli auguri a Cunego, è stato bravo». Poi però Gibo non rinuncia alla stoccatina: «Ma attenzione, perché il difficile comincia ora». Non si parla di rinnovi contrattuali, per quelli ci sarà tempo. Petacchi, da parte sua, è soltanto felice per il suo nono successo di tappa, un record quasi incredibile: «Ringrazio come sempre la squadra, sono stati fantastici una volta di più. Questo record è eccezionale, sarà difficile anche per me eguagliarlo». Il solito scaramantico. Ma. G.

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