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GIOVEDÌ PARTONO GLI OPEN D'ITALIA

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Appena spente le luci sul Telecom Italia Open maschile, con la grande sorpresa del tredicesimo posto del giovanissimo Francesco Molinari, dilettante ormai pronto al salto nel professionismo, si apprestano ad accendersi quelle sull'Open d'Italia femminile che si svolgerà, sul green del Circolo Parco di Roma, dal 3 al 6 giugno. Presidente Franco Chimenti la crescita del golf sembra inarrestabile «Lo stato di salute del nostro sport e della Federazione è eccezionale. Aumentano gli iscritti e c'è una crescente attenzione. Ma non vogliamo nessun merito. È il golf che attrae la gente, noi ci limitiamo ad amministrare, cercando di farlo al meglio». Eppure si insediò alla guida della Federazione tra qualche perplessità. «Ci fu chi storse la bocca perché era arrivato un presidente romano. Poi hanno capito tutti che è normale che la Federazione stia nella capitale. Qui c'è il Coni, che il nostro referente naturale, ci sono i politici con cui dialoghiamo in continuazione. Io lavoro a tempo pieno per il golf, dedicandogli il massimo dei miei sforzi». Che però qualcuno considera ancora uno sport per pochi. «Fino a qualche anno fa poteva essere così, ma oggi è diventato uno sport per tutti. È vero, esistono ancora Circoli d'elitè, ma è altrettanto vero che tante strutture, tra cui quelle che stanno sorgendo, stanno aprendo le porte agli appassionati». Insomma si cerca di promuovere il golf. «Tanti circoli invitano la gente a provare. È il modo migliore per approcciare questo sport». E c'è un progetto importante con le scuole. «Rispetto al passato abbiamo cambiato strategia. Ora siamo noi, attraverso alcuni circoli, che invitiamo le scuole a portare gli alunni sul green. C'è in essere un accordo campione in tutta Italia per creare i golfisti di domani». A questo punto manca solo il grande campione, il Tiger Woods d'Italia. «Abbiamo avuto ed abbiamo tutt'ora golfisti di valore. Alle spalle di atleti ormai maturi si affacciano delle possibili stelle. Noi possiamo fare tutta la promozione possibile e nel migliore dei modi, ma per l'affermazione serve il fuoriclasse che accenda la fantasia della gente. Il tennis ha avuto Panatta, lo sci Tomba e la Compagnoni. Ora tocca noi». Può fare dei nomi? «Certo. Tra gli uomini ci sono i fratelli Francesco ed Edoardo Molinari. Il primo è stato la rivelazione dell'Open d'Italia». E tra le donne? «Ci sono ragazze di grandissime qualità. Abbiamo la Cavalleri e la Sergas che stanno ben comportando negli Usa. Ora poi il Bmw Ladies Italian Open di Roma sarà una grande vetrina. Dove metteremo in mostra un'altra giovanissima. È Diana Luna, una romana poco più che ventenne. Ha appena vinto a Tenerife. Sono i ragazzi come lei che saranno il nostro spot migliore».

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